Hamilton e il finale lento del GP d'Australia: gomme e altri problemi

Formula 1

Secondo il box Mercedes, il rallentamento nel finale di Hamilton a Melbourne è legato alla necessità di salvaguardare le gomme posteriori. Qui, però, vi spieghiamo cosa è succeso davvero

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Torniamo all'Albert Park di Melbourne. Nelle fasi finali del Gran Premio vinto da Vettel (Ferrari), Hamilton (Mercedes) è lanciato all'inseguimento del tedesco e sembra in grado di potersi riprendere il primo posto. Cosa che però non si verificherà per due motivi: 1) l'impeccabile prova del ferrarista che, con grande grinta e una macchina perfetta, è riuscito a tenere la posizione; 2) un rallentamento della W09 di Hamilton che ha rischiato anche di essere rimontato da Raikkonen (terzo al traguardo).

Ma cosa è successo? La versione ufficiale

Sappiamo per certo che il box Mercedes ha individuato e fatto sapere che la causa del rallentamento di Hamilton nasce dalla necessità di salvaguardare le gomme posteriori che in quel momento erano troppo calde. 

Ma cosa è successo? L'analisi allo SkyTech

Eppure in quei momenti è accaduto qualcosa di diverso, come dimostra l'analisi di Matteo Bobbi allo SkyTech. Hamilton comincia a fare dei settaggi al volante e lì si capisce che non sono certo problemi alle gomme quelli che stanno complicando il suo GP. Vengono fatti dal pilota dei tentaivi sul volante fino a compiere ben sette cambi sul volante. Lewis qui perde 2 secondi e in seguito 3/4 decimi a giro. Alla luce di ciò, difficile pensare che l'inghippo sia una questione di gomme.