Cambio al vertice della Ferrari: l'attuale responsabile dell'ufficio tecnico Mattia Binotto prende il posto di Maurizio Arrivabene. Ecco il profilo del nuovo team principal
ARRIVABENE NON RINNOVA: C'E' BINOTTO
GESTIONE AREA TECNICA, CHI AL POSTO DI BINOTTO? LE IPOTESI
FOTOGALLERY: LA STORIA DI ARRIVABENE IN FERRARI - LO SPECIALE F1
Chi è Mattia Binotto? La domanda sembra facile se si guarda il curriculum: è un 49enne ingegnere meccanico in Ferrari dal 1995, che a Maranello ha fatto tutta la carriera. Prima con la squadra test, quella stessa squadra che gettava le basi per costruire la Ferrari dominante degli anni 2000, poi in pista dal 1997 al 2003 per godersi, come ingegnere motorista, i 5 mondiali di Schumacher e i sei titoli costruttori. Da lì è diventato capo ingegnere nel 2007 poi responsabile operazioni e Kers due anni dopo fino a diventare il direttore motori dell’era Power Unit nel 2014. Poi reponsabile operazioni tecniche e dal 27 luglio 2016 responsabile tecnico, sostituendo James Allison. L’ultimo passo, quello più sorprendente e prestigioso, lo ha portato a diventare Team Principal. Questa la carriera da curriculum appunto. Mattia Binotto però in questi anni ha saputo riordinare la parte tecnica della gestione sportiva con un’organizzazione più orizzontale in grado di valorizzare le risorse interne come Enrico Cardile e Corrado Iotti responsabili rispettivamente di aerodinamica e motori. Ha costruito un rapporto strettissimo con Sergio Marchionne che in lui vedeva il futuro, non solo tecnico, della Scuderia, ed ha dato prova di saper gestire le persone e le risorse. È, indiscutibilmente, un uomo Ferrari da 24 anni e anche questo potrebbe aver pesato nella scelta rimanere a Maranello nonostante non siano mancate le offerte da Renault, per tentare la rinascita, e da Mercedes per continuare a vincere. Ma Binotto ha detto no, per lui il passato, il presente e il futuro, sono solo in Ferrari.