Valentino, Brno e quella (prima) volta nel lontano 1996

MotoGp
Valentino Rossi festeggia la vittoria a Brno nel 1996
brno_1996_1

Il Dottore aveva appena 17 anni e nel GP della Repubblica Ceca strappò il primo successo in carriera in una gara mondiale. Dopo di quello ne seguirono altri 105. Tanti proprio sulla pista della cittadina della Moravia

di Gianluca Maggiacomo

Brno e Valentino Rossi. Un binomio di fatto. Il Dottore ama questa pista, ci è molto legato. Per lui è sinonimo di vittoria: e che vittoria. La prima in carriera. Forse non quella più bella. Di sicuro, quella che è impossibile dimenticare. Era il 18 agosto del 1996. Giornata mitica per la tribù dei fan del nove volte campione del mondo. Perché segna l’inizio di un matrimonio, quello tra Rossi il gradino più alto del podio, che ha avuto tante repliche nel corso degli anni successivi.

Prove generali
- Quella a Brno per Valentino fu l’unica vittoria in quel 1996 in classe 125. Poco male. Era la stagione dell’esordio, che si concluse con un 9° posto in classifica. A guardarla oggi, una annata fondamentale, perché in quei quindici GP il pesarese cominciò a prendere le misure con le piste e le gare. Vale, insomma, si preparò la strada al successo iridato che arrivò nel 1997, festeggiato matematicamente, guarda un po’ il caso, dopo il 3° posto proprio a Brno.

Le prime volte – Gara perfetta e non solo quella. Tutto il fine settimana di Rossi fu speciale. Un week end corso a tutto gas, sorpassando, accelerando a più non posso e seminando avversari. Il sabato Vale si prese la pole position, la prima della carriera. La domenica, poi, fu lotta serrata. Di fronte Rossi aveva l'esperto Jorge Martinez. I due battagliarono fino al termine, quando arrivò la bandiera a scacchi. Lo sprint finale fu un attimo. Nemmeno il tempo di fermarlo con la mente che subito il Dottore si trovò (pericolosamente) a sfiorare il muretto dove erano assiepati i tecnici dell’Aprilia, il suo team. Pugno al cielo. Giro d’onore con tricolore in mano (i festeggiamenti "alla Rossi" arriveranno dopo). Ancora: abbracci, pacche sulle spalle. E poi podio, simbolo di vittoria. La prima: quella che, per definizione, non si può scordare.

<