1994-2003, un formidabile decennio tricolore targato Aprilia

MotoGp

Lorenzo Longhi

Loris Capirossi e la sua Aprilia numero 65: Capirex fu iridato in 250 nel 1998 (Getty)
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A lungo 125 e 250 hanno parlato italiano quando la casa di Noale ha portato al trionfo i vari Locatelli, Biaggi, Rossi, Capirossi e Melandri, campioni anche nel cuore dei tifosi. E dal 2015 riparte l'assalto alla classe regina

Sarà anche vero che il rapporto dell'Aprilia con la classe regina è storicamente tutt'altro che idilliaco, eppure è inevitabile che, già appena divenne ufficiale il rientro della casa di Noale in MotoGp per il 2015, la mente di tanti appassionati sia tornata ad un decennio memorabile, per l'Aprilia e per l'Italia motociclistica in generale. Quello che, fra il 1994 e il 2003, vide l'Aprilia primeggiare in 125 e 250 ed entrare nella leggenda anche grazie a piloti amatissimi e destinati a lasciare il segno. Pilota e moto, quanti burnout azzurri: un decennio a forti tinte tricolori, come non accadeva da anni.

Generazione di fenomeni. Al ciclo Aprilia, inevitabilmente, ha contribuito anche una significativa generazione di piloti di valore assoluto indiscutibile, piloti lanciati nell'empireo del motociclismo proprio dalla casa di Noale in quel periodo. E' il caso di Max Biaggi, iridato in 250 per tre volte consecutive su Aprilia e di Valentino Rossi - Mondiale in 125 e 250 fra il 1997 e il 1999 - ma anche Marco Melandri, senza dimenticare quel Loris Capirossi che non "nasce" pilota Aprilia, ma nel 1998 vince un'iride meritatissima in 250 proprio in sella alla moto italiana. E poi, a chiudere il decennio, ecco il titolo 250 di Poggiali, sammarinese certo, ma insomma, la matrice è quella.

La prova del 9. In quei 10 anni, l'Aprilia ha portato a casa il titolo costruttori per nove volte: 4 in 125 e 5 in 250 e, se è vero che il dominio nella più piccola delle classi è stato ancor più netto successivamente (6 titoli costruttori e 4 piloti negli otto anni successivi), è vero anche che solo la Honda in quei dieci anni ha fatto meglio di Noale, soprattutto grazie ai successi fra 500 e MotoGp. Quello che ad Aprilia è sinora mancato. Quello che, dal 2015, tornerà ad essere il grande obiettivo.