Fenati, occhio ai turbo-ragazzini: la Moto3 non ha padroni

MotoGp

Francesco Giambertone

Efren Vazquez, quarto lo scorso anno, e Romano Fenati, quinto (Foto Getty)
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Fare previsioni sulla classe minore del Motomondiale è sempre difficile, ed è già chiaro che il pilota dello Sky Racing Team VR46 avrà a che fare con new entry agguerrite e con esperti della categoria. Attenzione alle sorprese...

Più che la fortuna, questi principianti dalla loro parte hanno la classe. Quella che può sconvolgere le gerarchie liquide della Moto3 e portare alla ribalta gli ultimi arrivati. Il campionato di Moto3 2015 potrebbe essere soprattutto affar loro: di Fabio Quartararo, 16 anni ad aprile, detto “El Diablo”, il francesino bicampione nel Cev per cui hanno cambiato le regole pur di averlo subito a lottare insieme ai più grandi; e di Jorge Martin, spagnolo vincitore della Red Bull MotoGP Rookies Cup 2014, pochi mesi più del rivale e tutte le carte in regola per sorprendere.


Fenati e i veterani – Abbiamo cominciato con i possibili “crack”, ma la realtà è che ci sono piloti più esperti dei due rookies che bisognerà tenere d'occhio: su tutti Romano Fenati, che senza più Marquez, Miller e Rins, se la giocherà anche col basco Efren Vazquez, veterano della categoria, quarto nel campionato scorso e determinato a lottare per il suo primo Mondiale. Accanto al pilota di Ascoli ci sarà Andrea Migno, che ha preso il posto di Francesco Bagnaia, ora sulla Mahindra del Team Aspar.


Bastianini e gli italiani – Saranno altri sette gli italiani ai blocchi di partenza il 29 marzo a Losail: ci si aspetta molto da Enea Bastianini, 17 anni appena compiuti, dopo i risultati ottimi della prima annata in Moto3. C'è attesa anche per Niccolò Antonelli, che ha ben impressionato nei test di Jerez, e intorno a Danny Kent, un altro che potrebbe migliorare i buoni risultati della passata stagione. Ma potremmo dimenticarci qualcuno e le vere sorprese non mancheranno: in Moto3 i pronostici valgono poco, le distanze sono minime, la differenza la fanno pochi centesimi ogni gara. Conta dare gas e più di tutto avere coraggio. Ai 34 ragazzini che non vedono l'ora di sgommare in pista, quello non manca di sicuro.