Seamless, i vantaggi del cambio che piace a Rossi
MotoGp
A Sepang il perfezionamento del sistema di trasmissione ha accontentato Valentino e Lorenzo avvicinando la Yamaha alla Honda di Marquez. Ma cos'è e come mai questa innovazione può aiutare il "Dottore" alla corsa al titolo
Alla Yamaha lo aspettavano con ansia, soprattutto i piloti. Il nuovo cambio seamless, introdotto nella seconda tornata di test a Sepang, ha raccolto le opinioni positive di Valentino Rossi e a Jorge Lorenzo in termini di guidabilità, anche se le prestazioni, almeno per il Dottore sono state più lente. Ma ecco perché la trasmissione utilizzata per la prima volta in Malesia potrebbe essere un passo importante per la riduzione del gap con la Honda del campione del mondo Marc Marquez.
Un cambio senza salti, anche in scalata –La trasmissione seamless non è una novità sulla Yamaha. La casa giapponese, sulla scorta di Honda che lo montò nel 2010, l'ha introdotto nella seconda parte del 2013 perfezionandolo nello scorso campionato. Questo tipo di cambio, detto anche a trazione continua, elimina o almeno riduce al minimo (nel caso della moto di Valentino) le interruzioni di prestazione che si hanno nel momento del cambio di marcia. In altre parole quando si cambia con il seamless si riduce al minimo il momento, molto breve, in cui non viene erogata la coppia, tra quando si toglie una marcia e se inserisce un'altra.
La vera novità è che per la prima volta per la Yamaha il seamless, originariamente nato per la Formula 1, funzionerà anche in scalata di marcia, una innovazione che fino ad ora aveva solamente la Honda di Marquez e Pedrosa.
Vantaggi sul cronometro e in curva – Non perdere centesimi e potenza a ogni cambiata anche in discesa di marcia, porta innanzitutto un vantaggio sui tempi, che secondo gli ingegneri giapponesi dovrebbero essere più rapidi di 2 decimi al giro. Però, come ci spiega Mauro Sanchini talent Sky ed ex pilota in Superbike e Supersport i veri vantaggi saranno soprattutto nella guidabilità della M1 Yamaha.
“Con il seamless – spiega – Vale e Jorge avranno più stabilità in entrata di curva, perché eliminando il piccolo intervallo di “folle”, la moto non oscillerà per le microperdite di aderenza e sarà più maneggevole per il pilota”. L'altra fase dove il cambio a innesti continui in scalata darà un vantaggio sarà la staccata. “Con la M1 più stabile – aggiunge Sanchini- i piloti potranno staccare più profondi, cioè più avanti, vicino alle Honda”.
Guida più confortevole e meno rischio di errori – La trasmissione seamless avrà anche dei benefici per i piloti e non solo in termini di prestazioni. “Con questo tipo di cambio -conclude Sanchini – la guida diventerà più “comoda” stressando meno sia fisicamente che mentalmente chi sta in sella. E questo sarà fondamentale nella seconda parte delle gare quando bisogna essere lucidi per non commettere errori”.
Un cambio senza salti, anche in scalata –La trasmissione seamless non è una novità sulla Yamaha. La casa giapponese, sulla scorta di Honda che lo montò nel 2010, l'ha introdotto nella seconda parte del 2013 perfezionandolo nello scorso campionato. Questo tipo di cambio, detto anche a trazione continua, elimina o almeno riduce al minimo (nel caso della moto di Valentino) le interruzioni di prestazione che si hanno nel momento del cambio di marcia. In altre parole quando si cambia con il seamless si riduce al minimo il momento, molto breve, in cui non viene erogata la coppia, tra quando si toglie una marcia e se inserisce un'altra.
La vera novità è che per la prima volta per la Yamaha il seamless, originariamente nato per la Formula 1, funzionerà anche in scalata di marcia, una innovazione che fino ad ora aveva solamente la Honda di Marquez e Pedrosa.
Vantaggi sul cronometro e in curva – Non perdere centesimi e potenza a ogni cambiata anche in discesa di marcia, porta innanzitutto un vantaggio sui tempi, che secondo gli ingegneri giapponesi dovrebbero essere più rapidi di 2 decimi al giro. Però, come ci spiega Mauro Sanchini talent Sky ed ex pilota in Superbike e Supersport i veri vantaggi saranno soprattutto nella guidabilità della M1 Yamaha.
“Con il seamless – spiega – Vale e Jorge avranno più stabilità in entrata di curva, perché eliminando il piccolo intervallo di “folle”, la moto non oscillerà per le microperdite di aderenza e sarà più maneggevole per il pilota”. L'altra fase dove il cambio a innesti continui in scalata darà un vantaggio sarà la staccata. “Con la M1 più stabile – aggiunge Sanchini- i piloti potranno staccare più profondi, cioè più avanti, vicino alle Honda”.
Guida più confortevole e meno rischio di errori – La trasmissione seamless avrà anche dei benefici per i piloti e non solo in termini di prestazioni. “Con questo tipo di cambio -conclude Sanchini – la guida diventerà più “comoda” stressando meno sia fisicamente che mentalmente chi sta in sella. E questo sarà fondamentale nella seconda parte delle gare quando bisogna essere lucidi per non commettere errori”.