MotoGP, Rossi dal Qatar: "Spero di correre fino a 46 anni"

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Nella conferenza piloti della vigilia di gara, il Dottore scherza: "Per me questo è il ventesimo primo giorno di scuola. Ormai ho fatto tutto, le elementari, le medie e il liceo, forse sono all'università". Dovizioso-Iannone (Ducati): "Andiamo forte..."

C'è sempre la stessa voglia, la stessa carica. Valentino Rossi che inizierà la sua ventesima stagione mondiale in Qatar, non sembra voler abbassare la guardia. "Ho visto Bayliss che è tornato a correre in Superbike dopo 8 anni di stop e mi sono chiesto perché mai abbia smesso - ha detto Rossi - aveva ancora la voglia di correre. Per me questa è la cosa più importante. Io ho ancora la voglia di correre e finché ci sarà andrò avanti. Forse mi fermerò prima di Bayliss che ha 48 anni, spero di arrivare fino a 46".

Il numero citato da Valentino non è ovviamente a caso. Dal suo debutto nel mondiale, in quel lontano 1996 in sella ad una Aprilia 126, il 46 c'è sempre stato ed è diventato negli anni un marchio di fabbrica più forte dei 9 mondiali vinti in carriera. "E' sempre bello iniziare una nuova stagione - ha proseguito Rossi - per me questo è il ventesimo primo giorno di scuola. Ormai ho fatto tutto, le elementari, le medie e il liceo, forse sono all'università".

Calcolando la laurea ad honorem in comunicazione, forse Rossi si riferisce a un secondo titolo accademico, quello che potrà portarlo fino al decimo mondiale, quello mancante a completare una carriera pressoché perfetta. "Con due giorni di test qui - è poi entrato in clima pre-gara Valentino - tutti abbiamo sofferto la mancanza del terzo, cancellato per la pioggia. Avremmo potuto capire di più sul nostro potenziale, ma ci daremo da fare subito. Credo che sarà un campionato molto bello".

Le sensazioni di Rossi sono giuste. Nelle ultime prove proprio sul circuito di Losail dove si correrà la prima gara della stagione 2015, non è stato il solito Marc Marquez a monopolizzare la vetta della classifica, ma i due piloti della Ducati, che hanno letteralmente spaventato la concorrenza. "Abbiamo una moto nuova - ha detto a proposito Andrea Dovizioso - ancora tutta da scoprire, quindi rimango ancora prudente. Il fatto che siamo andati forte sia io che Iannone qui dopo il primo test della GP15 fatto a Sepang è un ottimo risultato, ma pensare di poter vincere delle gare o il mondiale è ancora difficile. Dobbiamo lavorare molto su una base di partenza che comunque e' gia' molto buona e che puo' solo migliorare".

Mentre Dovizioso parla, i bookmaker hanno abbassato a 20 volte le probabilità che possa vincere il mondiale da 65 che erano prima dei test invernali. "Io non scommetterei - ha detto Dovizioso - non perché non creda in quello che stiamo facendo, ma perché sono conscio del livello dei miei avversari. Vedrete che quando inizieremo a girare le cose saranno chiare, i primi della MotoGP sono veramente forti".

Nonostante questa forza i risultati del test del Qatar hanno creato polemiche sui vantaggi che Ducati ha ancora. "Lo scorso anno - ha detto Dovizioso - Ducati è stata brava a scegliere il regolamento Factory-Open, grazie al quale abbiamo avuto la possibilità di sviluppare la moto. Sono certo che anche se noi dovessimo andare molto bene durante la stagione, nessuno metterebbe in dubbio il regolamento che è stato condiviso da tutti ormai due anni fa".