L'Argentina aspetta Fenati, per Migno è un altro debutto

MotoGp
Romano Fenati è al secondo anno con lo Sky racing Team VR46
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La prossima tappa del Motomondiale è a Rio Hondo. Sul circuito dove lo Sky Racing Team VR46 mise a segno la prima vittoria. Romano fu il grande protagonista della corsa che lo vide precedere Alex Marquez e Jack Miller

L'edizione 2014 del Gran Premio de la República Argentina sarà ricordata non soltanto per l'esordio del Motomondiale sul tracciato di Termas de Río Hondo, ma anche per la prima affermazione in gara dello Sky Racing Team VR46 nel Mondiale Moto3™. Dopo delle buone qualifiche (5°), Romano Fenati si rese protagonista di una gara che resterà nella storia, riuscendo all'ultima curva con un sorpasso deciso ad avere la meglio su Alex Marquez e Jack Miller. La prima vittoria dello Sky Racing Team VR46 segnò inoltre il ritorno dell'Italia sul gradino più alto del podio nella 'entry class' confermando la "Mission" di Sky e VR46 per la valorizzazione del talento ed il rilancio del motociclismo italiano.

Circuito tutto da scoprire per Andrea Migno -  Il nuovo talento dello Sky Racing Team VR46 ad Austin ha dato prova del suo valore riuscendo, al culmine di una gara all'attacco, a conquistare i primi punti stagionali: 12° al traguardo dopo esser scattato dall'ottava fila dello schieramento di partenza. In virtù di questo risultato, con 4 punti Migno al momento è secondo nella speciale graduatoria ''Rookie of the Year''. Il suo obiettivo è conquistare il titolo di rookie dell'anno. Il pilota di Cattolica affronterà il circuito argentino anche con l'occhio di chi deve scoprire tutto. Chilometro dopo chilometro. Per lui sarà ancora una prima volya.

Il Circuito - Situato nella provincia di Santiago del Estero, l'autodromo Termas de Río Hondo ha riportato nel 2014 il Motomondiale in Argentina dopo un'assenza che perdurava addirittura dal 1998. Completamente riprogettato nel 2012 dallo Studio Dromo del progettista italiano Jarno Zaffelli, ha convinto sin dall'esordio piloti e addetti ai lavori per peculiarità uniche nel suo genere: curvoni veloci, repentini cambi di direzione e qualche staccata impegnativa, il tutto garantendo elevati standard di sicurezza.