Indianapolis e la MotoGP, storia di un amore recente
MotoGpAppena 8 anni di Motomondiale, edizione di quest'anno compresa. Nel tempio della velocità Usa, 17 gare su 21 disputate tra tutte le categorie, le hanno vinte gli spagnoli. Delle altre quattro, due hanno visto trionfare Simoncelli e Rossi. Il re è Marquez
Non ci sarebbe molto da raccontare, di un gran premio tutto sommato giovanissimo. Appena 8 anni di vita, contando anche l'edizione di quest'anno. Avremmo poco da dire se non sapessimo di correre nel tempio della velocità Usa. A Indianapolis il rumore dei motori, è il sottofondo naturale fin dal 1909. Le moto, certo, sono arrivate per ultime, in scia alla Formula 1 per la quale fu costruito nel 2000 l'attuale circuito interno che solo in un paio di punti utilizza lo storico ovale della 500 miglia. Ci si sente piccoli, piccoli nell'infinità di questo teatro dei motori che può contenere 250 mila spettori seduti. Ospiti di un mondo quasi disabitato dove le moto sembrano sparire nella sua vastità.
Dal 2008 al 2013 Indianapolis ha fatto coppia con Laguna Secca, più ricca di tradizione e storia motociclistica. Un punto di riferimento per gli appassionati che ricordano gare spettacolari. Ma poi tutto è cambiato, tre gran premi sarebbero stati troppi anche per gli Stati Uniti che hanno preferito Austin e Indianapolis, appunto, sacrificando Laguna Seca.
In un momento storico tra l'altro difficile per il motociclismo americano, ormai privo di talenti e di un valido movimento sportivo al suo interno, capace di creare nuovi campioni. Certo, gli europei offrono un grande spettacolo. Ma chi si ricorda dei vari Roberts, Spencer, Rainey e Lawson sa di cosa parliamo. Curiosamente qui a Indy, la storia delle due ruote l'hanno fatta soprattutto gli spagnoli. Ben 17 gare sulle 21 fin qui disputate tra tutte le categorie, le hanno vinte loro. Delle altre quattro due le hanno vinto Kallio e Stoner, due i nostri Simoncelli e Valentino Rossi. Ma anche Indy ha il suo re delle moto: si chiama Marc Marquez. Quattro vittorie per lui. L'ultima nel 2014.
Dal 2008 al 2013 Indianapolis ha fatto coppia con Laguna Secca, più ricca di tradizione e storia motociclistica. Un punto di riferimento per gli appassionati che ricordano gare spettacolari. Ma poi tutto è cambiato, tre gran premi sarebbero stati troppi anche per gli Stati Uniti che hanno preferito Austin e Indianapolis, appunto, sacrificando Laguna Seca.
In un momento storico tra l'altro difficile per il motociclismo americano, ormai privo di talenti e di un valido movimento sportivo al suo interno, capace di creare nuovi campioni. Certo, gli europei offrono un grande spettacolo. Ma chi si ricorda dei vari Roberts, Spencer, Rainey e Lawson sa di cosa parliamo. Curiosamente qui a Indy, la storia delle due ruote l'hanno fatta soprattutto gli spagnoli. Ben 17 gare sulle 21 fin qui disputate tra tutte le categorie, le hanno vinte loro. Delle altre quattro due le hanno vinto Kallio e Stoner, due i nostri Simoncelli e Valentino Rossi. Ma anche Indy ha il suo re delle moto: si chiama Marc Marquez. Quattro vittorie per lui. L'ultima nel 2014.