Il Mondiale a Brno: passato glorioso, futuro incerto - VIDEO

MotoGp

Paolo Lorenzi

Il Motomondiale sbarca a Brno per l'11.a prova della stagione 2015 (Foto Getty)

Un tracciato rischioso in passato. Oggi come ieri, però, ricco di fascino. Nel '65 è arrivato il Motomondiale con i campioni Jim Redman, Mike Hailwood, Giacomo Agostini che qui ha vinto 7 volte. Ma quella di domenica potrebbe essere la sua ultima volta

Un futuro incerto ma un passato glorioso. L'avvenire del circuito di Brno  è a rischio, ma il suo cammino iniziato negli anni venti del secolo scorso ha segnato tappe storiche dello sport dei motori. Soprattutto per le moto, arrivate negli anni 50 sul lungo percorso di 18 km composto dalle strade di tutti i giorni. Un tracciato rischioso, certo come capitava spesso a quei tempi, ma ricco di fascino.

Nel 1965 è infine arrivato il Motomondiale con i suoi protagonisti celebrati, Jim Redman, Mike Hailwood, Giacomo Agostini che qui ha vinto 7 volte, Jarno Saarinen e Phil Read per citarne alcuni. E' stato un lungo viaggio quello del circuito ceco, passato attraverso tante trasformazioni che dal circuito stradale hanno portato, via via, a un moderno impianto permanente. Le moto nel corso del tempo sono diventate l'attività principale dell'autodromo che ha resistito anche alle drammatiche  vicende del paese, la divisione della Cecolsovacchia e la nascita di un nuovo stato.

Dal 1993 il Gran Premio della Repubblica Ceca è diventato tappa fissa del Mondiale. Con nuovi protagonisti. Come Max Biaggi, uno dei migliori interpreti delle sue curve che si snodano tra boschi e pendii naturali. E poi Valentino Rossi vincitore nel 1996 della sua prima gara iridata, e  l'anno dopo, sempre qui, del suo primo titolo in 125. Altre epoche altri protagonisti. Andrea Iannone nel 2011 è stato l'ultimo a portare il tricolore sul podio, nella Moto2. Daniel Pedrosa è invece l'ultimo vincitore in ordine di tempo, nel 2014 . Il 2015 potrebbe però segnare l'ultima presenza del Motomondiale a Brno. Con un po' di rammarico, verrebbe da dire, pensando alla lunga storia che si porta dietro.