GP Gran Bretagna, la grande fede di Fenati e Migno: piccoli uomini crescono...

MotoGp

Guido Meda

Romano Fenati ama molto poco l'acqua sulla pista
Fenati acqua

GAS A MARTELLO.  Secondo Guido Meda a Silverstone si è vista una certa maturità dei piloti dello Sky Racing Team VR46, il loro atteggiamento dimostra che sono sulla strada giusta

Mi ricordo molto bene quando Romano Fenati ai suoi esordi nel Motomondiale aveva paura dell’acqua, Sanchini ha detto “come un gatto”. Vederlo invece competitivo sotto la pioggia finché è rimasto in gara è una cosa che mi rincuora moltissimo e va a fare il paio con il Fenati uomo che sto vedendo muoversi nel paddock, allegro, cresciuto, maturo, parla volentieri, divertente, divertito, poco sotto pressione. Nel suo cammino verso il titolo mondiale il fatto che questo sia un anno interlocutorio non mi fa assolutamente pensare che Romano abbia perso qualcosa, anzi mi sembra abbia guadagnato moltissimo e continuo a ritenerlo uno dei migliori talenti che abbiamo. La gara di Silverstone lo dimostra finché è stato in gara, poi si sa, l’acqua offre delle gare belle e divertenti, ma può anche fornire delle grandi sfortune, mi riferisco alla prima caduta, la seconda è un po' figlia della prima, quando sei lì che devi recuperare c’è poco da fare.
 

Per quanto riguarda Migno le aspettative sono un po' più basse nel senso che deve fare ancora un po' di esperienza però sull’asciutto mi sembra che nel corso della stagione stia facendo continuamente progressi, sfrutta molto, ed è molto importante, la disponibilità di Fenati ad aiutarlo, e vivono un rapporto umano che non ha eguali nel paddock, per cui la posizione del GP di Gran Bretagna deve stare bene anche ad Andrea in funzione di quello che si è lasciato alle spalle e di quello che ha davanti.