Arriva Misano, storia di un GP dalle mille emozioni

MotoGp

Paolo Lorenzi

Domenica di corre all'Autodromo Simoncelli il Gran Premio di San Marino (Foto Getty)

Domenica si corre il Gran Premio di San Marino su un circuito, oggi intitolato a Marco Simoncelli, che in passato è stato teatro di sfide epiche con piloti come Hailwood, Agostini e Pasolini

Il mare da un lato, le case dell'altro, in mezzo balle di paglia, piloti e spettatori. Comincia così nel dopo guerra l'epopea motociclistica della riviera romagnola. Che negli anni 60 diviene talmente importante con la Mototemporada da richiamare il fior fiore dei campioni dell'epoca. Le strade di tutti i giorni diventavano veri circuiti, come quello di Riccione dove si confrontano i fuoriclasse: Mike Hailwood, Giacomo Agostini e Renzo Pasolini, pronti a dividere i tifosi come Rossi e Biaggi quarant'anni più tardi. Si corre tra i marciapiedi in un clima di festa. Passione e follia. Questo è il motociclismo di allora con i suoi eroi e i suoi martiri: Angelo Bergamonti, muore qui, nel 1971.

Bisogna aspettare il 1985 per assistere alla prima prova del campionato del mondo sul circuito permanente di Misano, appena più distante dal mare. La prima volta nella classe regina vince Eddie Lawson, ma la sequenza che più resta impressa di quella gara è l'incredibile rodeo motociclistico di Randy Mamola. Talento, coraggio, e un po' di fortuna.

La stessa formula magica che 2 anni dopo avrebbe permesso a Loris Reggiani di vincere sullo stesso tracciato nella 250, la prima vittoria targata Aprilia. L'inizio di una nuova sfida sportiva che lancerà tanti altri campioni. Compreso quel Valentino Rossi che sulla pista di Misano, nel frattempo modificata, vince per la prima volta nel 2008, e l'ultima lo scorso anno, in un tripudio di pubblico come 50 anni prima.