Lorenzo, maledetta pioggia: la strana stagione di Jorge

MotoGp

Paolo Lorenzi

Prima Silverstone, poi Misano: le bizze del tempo stanno condizionando il Mondiale del pilota Yamaha. Più complicato l'inseguimento in classifica a Rossi, e al GP d'Aragona non potrà più sbagliare. Le quattro gare vinte di fila sono un lontano ricordo

E' vero, la pioggia quest'anno porta male a Jorge Lorenzo, vittima per due volte degli umori del meteo. Prima a Silverstone, gara conclusa fuori dal podio, per colpa della visiera appannata ha poi detto il maiorchino, non privo di responsabilità avendo scelto di partire senza l'apposita mascherina. E subito dopo a Misano dove è andata anche peggio: caduta dopo il secondo cambio gomme, per un eccesso di confidenza o di fretta. Tutto questo mentre Rossi, sfruttando il meteo bizzarro portava a casa punti preziosi in entrambe le occasioni.


Si dirà che Lorenzo soffre gli imprevisti meteorologici che lo innervosiscono e gli scombussolano i piani. Forse è vero, ma solo in parte. L'anno scorso senza l'affanno di una classifica dominata da Marquez, nelle tre gare bagnate della stagione Lorenzo ha preso più punti di Rossi e in due occasioni è salito sul podio. Terzo al Sachsenring e primo ad Aragona, dove proprio una perfetta strategia di cambio gomme gli ha consegnato la vittoria.

Tempismo e lucidità, le due virtù che gli sono venute meno a Misano quest'anno. Forse perché la pressione gli toglie la necessaria serenità, quella che Rossi riesce invece a mantenere anche nei momenti più difficili. Due anni fa, quando era in lotta con Marquez per il titolo, Lorenzo cadde in prova ad Assen rimettendoci una clavicola. E forse anche il campionato. Riuscì comunque a gareggiare, strappando a denti stretti un incredibile quinto posto. Ma l'eroismo, purtroppo per lui, non sempre basta a fare la differenza.