Jorge e la sua spalla sinistra: guai e tormenti infiniti
MotoGpBrutto colpo per lo spagnolo della Yamaha, a pochi giorni dal weekend dei Motegi: una caduta in allenamento lo ha costretto a presentarsi in Giappone con un tutore alla spalla
Ognuno di noi ha il suo punto debole, il suo personale tallone d'Achille. Che si tratti una questione di costituzione o di uno scherzo del karma, poco importa. Per Jorge Lorenzo quel punto è la spalla sinistra. Quella che già nel 2013 mandò a monte la corsa al suo terzo titolo mondiale, facendo decollare il fenomeno Marc Marquez.
Fatale la caduta nelle libere del Sachsenring: intervento non rimandabile e forfait - doloroso - per la gara. Doloroso perchè fu proprio per quei punti persi il Germania che Lorenzo chiuse il Mondiale secondo, a 4 sole lunghezze da Marquez. E adesso che, con 4 gare da correre e 14 punti da reuperare, il terzo titolo è tornato ad essere alla sua portata, di nuovo il suo punto debole torna a tormentarlo: cade sabato in allenamento, prova subito un forte dolore alla spalla (inutile dirlo: sinistra) ed è costretto ad affrontare il viaggio in Giappone con un tutore. Nulla di grave, fanno sapere dal suo entourage. Ma che si tratti di precauzione, paranoia o necessità, nella mente di Jorge si saranno certamente ripresentati gli stessi spettri del 2013.
Chi pensa che il Mondiale, a questo punto, possa essere un po' più in discesa per Rossi, però, non può ignorare la capacità incredibile del maiorchino di stringere i denti e lottare contro le avversità: due anni fa, prima della caduta incriminata del Sachsenring, ce ne era stata un'altra, con dinamica simile, nelle libere di Assen, sempre su quella spalla. Immediato l'intervento: una placca e otto viti nella clavicola, ma domenica era in pista, quinto al taglio del traguardo. Lussata, slogata, fratturata, Lorenzo, potete scommetterci, la userà comunque: anche per dare una spallata al destino.