Quella spericolata saggezza dei 20 anni: buon compleanno Mig

MotoGp

Anna Maria Di Luca

Andrea Migno è nato a Saludecio (Rimini) il 10 gennaio del 1996 ( Foto Milagro)
Migno

Per il suo compleanno Andrea Migno si è regalato una promessa: essere umile e concentrato. "Ho imparato molto e affronterò il Motomondiale 2016 con un altra determinazione"

Di corsa a prendere un amico che arriva alla stazione. E poi dal parrucchiere per un nuovo taglio. E poi una pizza con i compagni di sempre e, a mezzanotte della vigilia di compleanno, il brindisi. "Sono sempre in ritardo e mi trovo a rincorrere tutto!" -  esclama Andrea Migno mentre lo raggiungiamo per una chiacchierata. E' sabato 9 gennaio e il 10 (oggi ndr) compie 20 anni. "Mi piace festeggiare, ma l'attesa dei 18 fu davvero una sensazione particolare, avrei preso la macchina. Però devo dire che con i 20 anni la storia cambia, finalmente ci sarà un 2 davanti, la cosa si fa seria" - scherza il pilota di Saludecio, che, cresciuto tra i ragazzi di Valentino Rossi, ha debuttato la scorsa stagione nel Motomondiale con lo Sky Racing Team VR46.

Vent'anni e già tanti impegni...

"Si, mi piace la vita superattiva, cerco di fare tutto quello che mi stimola, ora, quando avrò 50 anni sarà sicuramente più complicato".

Anche in pista hai spesso dovuto fare rimonte, in questa nuova stagione potrebbero essere gli altri a rincorrere te...

"Non sarebbe una cattiva cosa. Ho degli obiettivi personali per il Motomondiale che inizia a Marzo, ma non li annuncio. Non più, non si tratta di scaramanzia, è solo che lo scorso anno l'impatto è stato più duro del previsto. Nel 2015 ero partito in quarta, volevo essere il rookie dell'anno, pensavo che posizionarmi più avanti in classifica fosse più facile, avevo traguardi ambiziosi per la mia prima volta e, forse, non ci credevo fino in fondo. Quando ho visto le mie aspettative sfumare non l'ho presa benissimo, avevo sottovalutato l'impegno e la difficoltà del mondiale, dal di fuori sembrava molto più semplice. Comunque mi è servito, ho capito ed apprezzato molte cose. Questa volta non dico niente, voglio partire in maniera  umile ed essere concentrato, lavorare tanto, porre basi solide, senza paura di nessuno, fare la mia strada, fare le spalle grosse e pedalare...

Cosa hai imparato dalla stagione trascorsa?

Un metodo di lavoro, ho conosciuto cosa significa essere organizzati, ho scoperto quanto possa essere importante mantenere la concentrazione fuori e durante il tour. Ho anche appreso piccoli segreti molto importanti per migliorare. Ho fatto mio il detto "guarda e impara", osservare i grandi campioni aiuta tanto. Il 2015 è stato un anno che mi è servito di sicuro.

Quest'anno sarà la prima volta di Bulega, cosa ti senti di dirgli?

"Di fare attenzione, sembrava tutto facile, non lo è. Il mondiale è un jolly e può rivelarsi molto complicato, ma Nicolò è un bravissimo pilota".

Primo impegno di stagione: i test di febbraio

"Ho iniziato la preparazione atletica, la palestra, i pesi e stiamo anche girando molto. La KTM avrà altre piccole migliorie ma so che i risultati dipendono soprattutto da me".

Pilota, 20 anni e fidanzato...

"Una combinazione esplosiva e in continuo mutamento. Conosco Laura da ragazzino, vive a Mondaino, un paesino a pochi chilometri dal mio. La scorsa estate ci siamo rincontrati con amici comuni, al mare c'è stato una specie di colpo di fulmine, il primo passo lo ha fatto lei, dentro di me è maturato piano ma intenso. Non è facile costruire un rapporto quando fai questo mestiere, è un'altra sfida. Guardo anche i miei amici piloti che stanno nelle mie stesse condizioni, le  ragazze si lamentano, tutte pensano che per noi le gare siano solo un divertimento, e poi spesso si cade nella gelosia. Comunque Laura lo sapeva come ero, ci siamo messi insieme a campionato già in corso".