Alejandro Torregrosa tra Alicante e Tavullia: "E' la vita che amo"

MotoGp

Anna Maria Di Luca

Alejandro Torregrosa meccanico di Nicolò Bulega (Milagro)
Torregrosa

Nato a Barcellona, vive nel sud della Spagna, oggi compie 29 anni (Buon Complenno). E' allo Sky Racing Team VR46 dal 2014. Ora è il meccanico di Bulega: "Vorrei fosse il rookie dell'anno"

Alicante-Tavullia non gli pesa affatto. Gran parte dell'inverno lo trascorre a sistemare motori, cosa che fa anche ad ogni GP. Alejandro Joaquín Torregrosa, più semplicemente Alex per gli amici, va e viene dalla cittadina del sud della Spagna che si affaccia sul Mar Mediterraneo. E' approdato allo Sky Racing Team VR46 nel 2014 insieme a Francesco Bagnaia che poi ha cambiato scuderia. Lo scorso anno è stato meccanico di Migno, ed ora lo è di Nicolò Bulega.

Il fascino dei motori...

"Per me è stato proprio così, in maniera letterale. Gli ingranaggi, la meccanica, la forza che si sprigiona. Penso di essere nato già con il desiderio delle macchine e delle moto. Da piccolo volli per forza che i miei mi regalassero la pista elettrica e, poi, la macchinetta a pedali".

 

Lo scorso anno ha lavorato con Migno, in questa stagione con Bulega. Come li descriverebbe?

"Molto diversi, dentro ma pure fuori dal circuito. Andrea (Migno) è estroverso, pazzerello e molto simpatico. Nicolò è più tranquillo".

 

Team, Ranch, Mondiale, Spagna, Italia...  riesce a godere di tutto?

"Il team mi appassiona, mi piacerebbe vievere maggiormente la vita del ranch ma il fatto che sono di base ad Alicante dove abito non me lo permette. Resto a Tavullia soprattutto nel periodo invernale, quando ci sono tutte le cose da preparare, prima che inizi il nuovo campionato. Poi dopo ogni Gran Premio, se non sono di seguito come Argentina e Texas, torno a casa, la mia fidanzata è ad Alicante".

 

E' il meccanico di Nicolò Bulega, cosa prevede in Argentina?  

"Nicolò non conosce la pista di Rio Hondo, è il suo primo anno. E' vero che in Qatar ha girato forte, ma aveva avuto modo di familiarizzare con il circuito grazie ai test che c'erano stati prima. In Argentina sarà diverso, anche se è uno che non si lascia intimorire".

 

Gran premio dopo Gran Premio... che succede?

"I primi giorni di ogni tappa montiamo il box, prepariamo la moto per la corsa, la mandiamo in pista, la rifacciamo ed affrontiamo gli imprevisti che ci portano ad essere pronti alla gara".

 

Il suo sogno?

"In questa stagione vincere il Mondiale come Team e con Bulega rookie dell'anno. In assoluto vincere un Campionato del Mondo".