Jerez, Vale gode ancora. Honda pronta al cambio al vertice

MotoGp

Sandro Donato Grosso

Il sorriso di Valentino a Jerez (Getty)

VIDEO. Giornata di test, Valentino torna sul luogo del successo e riassapora il gusto della gara. Honda, a giugno potrebbe essere il turno del Technical Director Takeo Yokohama

Alcune soddisfazioni assaporate nel tempo hanno un gusto diverso anche se sono passate meno di 24 ore. E' la sensazione di Valentino Rossi che è arrivato al circuito per i test un po' piü tardi rispetto agli altri dopo aver visto e rivisto la propria gara e festeggiato, tanto, da perdere la voce.

Il successo gli è sembrato sempre più bello e più importante in ottica Mondiale. E pensare, come sottolinea lui stesso, che qualcuno (ovvio, il riferimento va a Lorenzo) diceva che nel 2015 passava l'ultimo treno. Sassolino espulso dallo stivale del Dottore. Ma i pensieri hanno lasciato posto alla pista dove c'erano da provare le nuove gomme anteriori by Michelin che hanno una carcassa intermedia e che soddisfano pochino. Ma i problemi che hanno condizionato la corsa dei più derivano dal posteriore che genera scarso grip nella parte centrale della gomma. E pensare che nelle prime prove era l'esatto contrario, segno che i francesi devono trovare il giusto compromesso per non sentirsi dire che saranno loro a condizionare le gare.

Mentre in Yamaha è stato bocciato definitivamente il serbatoio al posteriore, in Honda perplessità sulle ali più grandi ed in Ducati c'è tanto, troppo, lavoro da fare nonostante il nuovo forcellone dato ad Andrea Dovizioso.

Per il mercato, da una parte i piloti: Vinales che deve darsi una mossa se vuole andare in Yamaha, Dovizioso in leggero vantaggio su Iannone, mentre Pedrosa - se non rimane in Honda - ha le porte aperte ovunque.
Mercato manager: visto che a giugno ci sarà il successore del vice precidente Honda Hrc Shuhei Nakamoto, che va in pensione, potrebbe essere il turno del Technical Director Takeo Yokohama. Un operativo che sa come si costruiscono le moto e magari può riprogettare una macchina da guerra per Marc Marquez.