MotoGP, dov'eravamo rimasti? Una poltrona per tre

MotoGp

Paolo Lorenzi

Valentino Rossi vittorioso in Spagna
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Tre settimane senza gare per prepararsi al GP  di Assen e per capire cosa può riservarci ancora il Mondiale. Per esempio un Rossi in rimonta, un Marquez giudizioso e un Lorenzo che rivuole la leadership

Tre settimane per prepararsi al Gran Premio di Assen, tre settimane per riprendersi dalla tragedia di Luis Salom, il pilota maiorchino scomparso nelle prove di Barcellona, tre settimane per capire cosa può riservarci ancora il Motomondiale.

La vittoria di Valentino Rossi in Spagna ha riaccorciato la classifica della Motogp, complice l’incidente tra Iannone e un incolpevole Lorenzo che ha lasciato sull’asfalto punti e leadership del campionato. Barcellona c’ha consegnato un Marquez giudizioso e attento a non commettere passi falsi perché errori e sfortune fin qui hanno pesato molto sulla classifica.

Lo sa ben Rossi che paga i due zeri lasciati per strada tra il Texas e il Mugello, colpe da dividere equamente tra lui e la Yamaha. Lo sa altrettanto bene Lorenzo che, Barcellona a parte, sconta anche lo zero rimediato in Argentina, la sa infine Pedrosa caduto a Houston trascinando con se lo sfortunatissimo Dovizioso, il pilota che con la sorte ha un conto apertissimo.

La classifica della Motogp nelle prime sette gare è stata condizionata molto dai singoli episodi, ma lo spettacolo visto finora non delude certo le attese. Un po’ come in Moto 3 dove i colpi di scena non mancano, l’ultimo, in ordine di tempo la doppia frattura alla gamba sinistra rimediata in allenamento da Jorge Navarro, vincitore a Barcellona e avversario diretto del capoclassifica Binder. In Olanda lo sostituirà il nostro Lorenzo Dalla Porta.