Miguel Gomez Valero, capotecnico di Migno, è allo Sky Racing Team VR46 dal 2015 e ad Assen, questa volta, ha fatto una promessa che farà di tutto per mantenere. Una festa di compleanno sui canali olandesi
Quando li raggiungiamo è la vigilia di Assen, la qualifica è appena finita, sono rientrati ai box: Miguel e Andrea. Sono raggianti, il capotecnico e il suo pilota. Strategia azzeccata, Andrea Migno ha sfiorato la pole e al GP d'Olanda parte in prima fila. Un gran bel regalo per Miguel Gomez Valero di Barcellona, visto che la gara si corre nel giorno del suo 40esimo compleanno. "Gliel'ho chiesto proprio - ci racconta Valero - ho detto ad Andrea: se vuoi farmi un bel regalo di compleanno arriva tra i primi in qualifica e poi conquista un podio. Ci siamo concentrati sulle qualifiche che per lui sono sempre difficili, è andata bene, ha fatto il secondo miglior tempo. Corre in una prima fila che con Bastianini (poleman) e Bulega (terzo) è tutta italiana".
Migno è stato molto contento della strategia scelta...
"Viste le condizioni meteorologiche abbiamo deciso di fare il miglior tempo il prima possibile ed evitare, in caso, la pioggia. Migno è stato bravo e ci ha ascoltati. A volte mi fa arrabbiare perché non mette sempre in pratica ciò che gli diciamo. Ora in gara dovrà dire il resto. Vede, quando in pista un pilota va bene, è una grande emozione, perché è la risposta concreta al nostro lavoro".
Miguel, 40 anni ad Assen...
"Sì, anche lo scorso anno ero qui, andò meno bene. Andrea fu 17esimo in qualifica e poi 12esimo in gara. Festeggiammo insieme i miei 39. Quest'anno gli ho promesso che, se sale sul podio, andiamo a fare festa ad Amsterdam".
Quanto le piace il suo lavoro?
"Tanto, lo faccio da 23 anni. Il mio pilota preferito è Dani Pedrosa, era piccolo quando lavoravo con lui, l'ho visto crescere, mi piace come guida ed è un bravo ragazzo. Non ho mai voluto passare ad altre categorie, mi soddisfa lavorare in Moto3. Sei con i giovani, contribuisci a scoprire nuovi talenti, a far crescere nuovi campioni. Sono arrivato allo Sky Racing Team VR46 come telemetrista. Mi chiamò Nieto. Ora sono capotecnico e questa responsabilità mi stimola. E' una sfida. Non ci si ferma mai, si impara sempre più, si sperimenta e c'è una sana tensione".
Non si ferma mai più di tanto neanche a casa...
"E' l'unico aspetto che mi pesa di questo lavoro, sono sposato e ho due maschi adolescenti, vorrei seguilrli meglio anche nello sport, loro amano il calcio, ma non riesco a farlo più di tanto. Però quando sono a casa facciamo delle belle scorrazzate in moto".
Lei è di Barcellona, lunedì Italia-Spagna per Euro 2016: teme?
"Spero. La Roja non sembra all'altezza del suo titolo di campione in carica, non sta facendo molto bene è vero. Ma pure l'Italia sembra si sia già un po' persa per strada".