La caduta di Assen brucia ma il pilota della Yamaha non cerca scuse: "Nella seconda gara siamo partiti con la gomma morbida dietro, un grandissimo vantaggio di grip rispetto alla dura della prima parte, era una scelta giusta. Poi ho spinto troppo". Lorenzo: "Qui mai a mio agio"
"E' un errore mio, sono stato proprio un somaro". Valentino Rossi fa mea culpa, la caduta di Assen brucia ma il fuoriclasse di Tavullia non cerca scuse. "Nella seconda gara siamo partiti con la gomma morbida dietro, un grandissimo vantaggio di grip rispetto alla dura della prima parte, era una scelta giusta sul bagnato normale. Sono uscito dalla curva 9 molto più velocemente rispetto a gara-1, sono arrivato più forte e sono caduto, la gomma usata dei 12 giri non cambia nulla, è un errore mio. Ho pensato di spingere, però l'ho fatto troppo, bastava meno".
Rischio alto - "Era molto facile sbagliare, chi ha spinto al 100% è scivolato, ha sbagliato, anche Dovizioso, non so se quella parte di pista era più scivolosa, ma queste cose un pilota le deve sapere, ho spinto troppo e sono caduto. Sono andato abbastanza forte: fino a quando c'era una quantità d'acqua normale ero molto veloce, sapevo che nella seconda parte potevo spingere e andare via, ma ho esagerato. Fossi arrivato sul traguardo vedendo il vantaggio accumulato avrei rallentato capendo di andare troppo forte, ma non ci sono arrivato".
La classifica - Adesso la corsa al Mondiale si complica maledettamente: "Il campionato è molto difficile, qui dovevo guadagnare punti soprattutto su Lorenzo e magari su Marquez, invece - prosegue Rossi - ho sbagliato e li ho persi. Bisogna però vivere gara per gara, 42 punti sono tanti, ma dobbiamo andare avanti".
Jorge dopo Assen - "In questa pista non mi sono mai trovato a mio agio, potevo fare un quinto-sesto posto. Non sentivo la gomma davanti, quindi non potevo andare forte. Per questo ero così lento. Mi auguro che in futuro possa sentire di più la gomma, altrimenti sarà dura cambiare il mio stile di guida". Anche Jorge Lorenzo non si nasconde dopo la complicata prova in Olanda: "Più che Assen negli ultimi due anni soffro due cambi di direzione, non li faccio veloci, non riesco ad adattarmi e ad andare forte, perdo 2-3 decimi".