Tante le domande post-gara e altrettante le curiosità da soddisfare. Tipo: che Abraham tornerà nel 2017 in MotoGP? Petrucci e Redding si giocano ai punti la Ducati GP17? Che Honda continua i test sul motore?
Ecco il confronto dopo 14 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2016 e nella passata stagione. Marquez 248/184 (+64); Rossi 196/263 (-67); Lorenzo 182/249 (-67); Pedrosa 155/129 (+26); Vinales 149/74 (+75); Iannone 96/172 (-76); Dovizioso 104/139 (-25).
Confronto in casa - Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 14 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova). Lorenzo/Rossi 7/7 (7/7); Marquez/Pedrosa 12/2 (13/1); Dovizioso/Iannone 5/6 (4/8); Vinales/A.Espargaro 12/2 (12/2); Smith/P.Espargaro 3/7 (4/7); Bautista/Bradl 8/5 (6/8).
Petrucci-Redding una GP17 per due - Nel 2017, il team Pramac avrà in gestione una DesmosediciGP in versione 2017, perfettamente identica, quindi, a quelle che disporranno Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso all’interno del box Ducati ufficiali. A chi verrà assegnata la moto, a Scott Redding o a Danilo Petrucci? Sarà la classifica a deciderlo, ma non quella finale, ma i punti raccolti dai due piloti dal GP della Rep.Ceca fino a fine campionato, per un totale di 8 gare, di cui il risultato peggiore verrà scartato. E’ stata presa questa decisione, perché nella prima parte della stagione, Petrucci era stato costretto a saltare quattro GP per infortunio e Redding aveva raccolto tre zeri per problemi tecnici. Da qui l’idea – condivisibile – di azzerare tutto da Brno. E che vinca il migliore: la posta in palio è sicuramente allettante.
Honda, continuano i test del motore - Dopo aver provato la prima versione del motore 2017 a Misano, martedì e mercoledì la HRC torna in pista per una nuova sessione di test del nuovo propulsore, per avere una immediata verifica su un tracciato differente. «Uno degli errori commessi quest’anno, è stato quello di scegliere il motore per il 2016, avendolo provato solo a Valencia» ha commentato Marc Marquez. Ecco, quindi, che quest’anno la Honda non vuole commettere lo stesso sbaglio e arriverà a Valencia con molti dati a disposizione. Tra l’altro, nella due giorni di Aragon ci sarà in pista anche Cal Crutchlow, per sentire pure la sua opinione: giusto coinvolgere il pilota vincitore a Brno e il team LCR.
Aragon, 45 milioni per 5 anni - Alla vigilia del GP, il governo di Aragon ha firmato il rinnovo del contratto con la Dorna per altri cinque anni, quindi fino al 2021. La novità è che le autorità locali hanno imposta alla società spagnolo proprietaria della MotoGP alcune clausole davvero interessanti: 1) trasparenza assoluta del contratto, consultabile da chiunque (ecco perché si sanno le cifre); il contratto vale solo con l’attuale governo locale: nel caso dovesse cambiare, chi lo sostituirà non avrà l’obbligo di continuare, ma potrà avere il diritto di ridiscutere l’accordo; uno sconto sul contratto precedente, che è stato quantificato in circa 1,9 milioni di euro.
Pirro: i suoi GP non sono mai facili - Michele Pirro è ormai abituato a fare di tutto e a sostituire qualsiasi pilota Ducati in ogni momento, anche all’ultimo secondo utile. I suoi GP, quindi, non sono mai “facili” e anche ad Aragon ha dovuto affrontare una serie di imprevisti. Allertato giovedì dalla Ducati sulla possibilità che Andrea Iannone non ce la facesse, Pirro ha trovato un posto solo sull’aereo in partenza da Bologna alle 22.30. Quando è atterrato a Barcellona, l’ufficio dell’autonoleggio aveva già chiuso e così Michele ha dovuto cercarsi un hotel vicino all’aeroporto, andando a letto alle 2 di notte. Alle 7 del mattino era già sveglio e alle 10.30 è arrivato in circuito. "Credevo che Andrea riuscisse a correre: voleva già farlo a Misano, essendo passati 15 giorni pensavo che non avesse problemi. Invece, purtroppo, non ce l’ha fatta e alle 13.30 (di venerdì, NDA) Tardozzi (il team manager Ducati, NDA) mi ha detto di andarmi a preparare per andare in pista…".
I piloti italiani per i terremotati - A un mese di distanza dal terribile terremoto del 24 agosto che ha distrutto i paesi Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, provocando quasi 300 vittime, i piloti italiani della MotoGP (Rossi, Dovizioso, Petrucci e Pirro) hanno esposto un cartello, con la scritta molto significativa: “NON DIMENTICHIAMO ACCUMOLI E AMATRICE”. Un piccolo gesto, ma di grande valore, come lo era stato il casco di Petrucci di Misano (“SCOSSI MA UNITI”).
Abraham torna in MotoGP - Non c’è ancora l’ufficialità, ma è certo. Karel Abraham tornerà nel 2017 in MotoGP. Il pilota della Rep. Ceca (figlio, è bene ricordarlo, del proprietario di Brno) affiancherà Alvaro Bautista nel team di Jorge Martinez, guidando quindi una Ducati, già pilotata per due anni, nel 2011 e nel 2012. Per Abraham una nuova opportunità dopo due anni di assenza dalla MotoGP e un’esperienza tutt’altro che esaltante in SBK.
Di nuovo la Suter in Moto2 - Si sapeva da un po’, adesso è ufficiale: nel 2017 la Suter, vincitrice del mondiale in Moto2 nel 2012 con Marc Marquez, rientrerà nella classe cadetta. La moto realizzata dall’ex pilota svizzero sarà affidata a Sandro Cortese e Domenique Aegerter.
Rossi: "In paranoia se penso al ritiro" - Silvano Galbusera, capo tecnico di Valentino Rossi, dice di non credere che il suo pilota si ritirerà a fine 2018, quando scadrà il contratto con la Yamaha. Valentino cosa ne pensa? "Sono d’accordo con Galbusera: se penso al 2018 vado già in paranoia. Certo, sarebbe un po’ imbarazzante correre dopo i 40 anni: vediamo…". ha scherzato Rossi. Certo, manca ancora un sacco di tempo e quella di Rossi per il momento è solo una battuta, ma la dice lunga sul suo stato d’animo, sulla sua passione per questo sport.
Baldassarri cade e fa il meccanico - Nel warm up, Lorenzo Baldassarri è caduto rovinosamente, non facendosi fortunatamente male ma distruggendo la sua Kalex. Così, per poter partecipare alla gara solo tre ore più tardi, ha aiutato i suoi meccanici a ricostruire la moto: «Ho fatto le cose più semplici, ma ho voluto dare anche il mio aiuto: i meccanici sono stati fantastici». Baldassari ha chiuso al settimo posto.
Io l'avevo detto... - Carmelo Ezpeleta (numero uno della Dorna), intervista a Solo Moto (settimanale spagnolo) nel 2009: "In MotoGP non ci saranno mai più di 4 piloti spagnoli". Nel campionato 2016, sono nove i piloti spagnoli in MotoGP e a Misano si era arrivati a 10 piloti spagnoli (c’era anche Fores) su 20 arrivati al traguardo.
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