Verso Motegi: Rossi all'attacco, Marquez in difesa
MotoGpNel Gp del Giappone sarà la classifica a determinare le strategie: Valentino è costretto ad andre all'attacco, Marquez inevitabilmente dovrà difendersi. E neanche a Lorenzo mancano motivazioni: c'è il derby interno al team Movistar da vincere, e ama il circuito
Marc Marquez immagina una gara conservativa, Valentino Rossi vuole - e deve - andare all'attacco, Jorge Lorenzo non ha ancora rinunciato a confermarsi re della MotoGp. E' la classifica a dettare le diverse strategie, in vista del Twin Ring di Motegi che domenica ospita la 15esima gara del Motomondiale, prima tappa del trittico asiatico che proseguirà in Australia ed in Malesia nei due fine settimana successivi. Una volata senza soste verso il traguardo di Valencia. Dove Marquez, leader della classifica piloti, potrebbe arrivare fregiandosi già del terzo titolo nella classe più prestigiosa.
Marquez, margine di sicurezza... ma non troppo - Ma se i 248 punti accumulati fin qui sono un bel gruzzolo, ancora non bastano a garantire la felicità. Tanto da fargli ricordare: "Motegi è sempre stato un circuito un po' difficile per me. Ad esempio, mentre Aragona è una pista dove corro all'attacco, qui punto a perdere meno punti possibile". Però su quella pista la Honda gioca in casa "e vi ho legato grandi ricordi - ha ricordato Marquez - come la conquista del titolo nel 2014. Obiettivo? Il miglior risultato possibile, pronto ad adattarmi alle circostanze".
Rossi, nessun calcolo - Chi non può fare calcoli è Rossi, lontano com'è (52 punti) dalla vetta. Alle spalle incalza Lorenzo, staccato di 14 lunghezze. Se il titolo è quasi andato, c'è il derby nel team Movistar da vincere. "Sulla carta siamo forti con la Yamaha, quindi spero di lottare per la vittoria - èl'auspicio del nove volte iridato, il cui ultimo successo in Giappone risale al 2008 -. Mi piacciono sia la pista che l'atmosfera. Sono in buona forma e pronto per queste tre gare di fila".
Lorenzo: "Amo questo tracciato" - "E' la parte della stagione più importante e forse la più emozionante. Mentalmente richiede un grande sacrificio", ha sottolineato Lorenzo, che a Motegi può esibire sette podi negli ultimi 10 anni: primo nel 2009, 2013 e 2014; secondo nel 2011 e 2012; terzo nel 2006 e 2015. "Amo questo tracciato. Per Yamaha è un Gp fondamentale. La fine del Mondiale è ancora molto lontana - ha concluso il maiorchino - quindi dobbiamo continuare con il nostro impegno per ottenere il massimo risultato".