Moto2, una piattaforma in costante rinnovamento
MotoGpFormula votata allo spettacolo, la middle class fa storcere il naso ai puristi, ma in realtà offre numerose tematiche d'interesse in vista di un 2017 che vedrà impegnato anche lo Sky Racing Team VR46
Istituita nel 2010 in luogo della gloriosa 250cc 2 tempi, tuttora la classe Moto2 fa discutere gli appassionati per caratteristiche tecniche lungi dal definirsi "moto prototipo", ma ha raggiunto il suo obiettivo: formare agonisticamente piloti destinati in tempi brevi al salto in MotoGP, il tutto livellando i costi in virtù di un format votato allo spettacolo. Una formula in costante rinnovamento che nel 2017 accoglierà al via ben 9 piloti italiani e, per la prima volta, lo Sky Racing Team VR46.
Le peculiarità della Moto2 - Sin dalla sua istituzione la formula mono-motore (Honda by Externpro) fa dibattere gli appassionati, suddivisi quasi equamente in due fazioni: i cosiddetti 'puristi', poco propopensi ad accettare una categoria simil-monomarca, e chi ha una mentalità decisamente più aperta guardando in primis alla funzionalità della serie. La Moto2 nasce infatti come una categoria destinata ad abbattere i costi: 6.000 euro il prezzo di ciascun motore (su base Honda CBR 600RR preparato da Externpro), pacchetto telaio-sospensioni che spazia dai 70 ai 110 mila euro per una stagione completa, ma con possibilità di acquisire dalle medesime squadre le moto della precedente stagione ad una cifra ulteriormente ribassata. Una filosofia concettuale premiata da distacchi contenuti con spesso e volentieri 15 e più piloti racchiusi in meno di 1", segno dell'elevato livello di competitività della categoria.
Mono-motore? Sfida tra telai e sospensioni - Se non vi è un confronto tra motoristi (fornitura unica dei propulsori Honda by Externpro fino al termine della stagione 2018 compresa con possibile rinnovo per il successivo triennio), la Moto2 nell'ultimo biennio ha offerto soprattutto un confronto tra sospensioni con WP, Ohlins e Kayaba a confronto, artefici di uno sviluppo continuo su questo aspetto sempre più cruciale nella classe intermedia del Motomondiale. In ottica 2017 ci sarà inoltre una gradita e ritrovata concorrenza tra 'telaisti': a metter in discussione l'egemonia KALEX, monopolista nelle ultime due stagioni, ci penseranno la rientrante Suter (con la rinnovata MMX2 che verrà affidata a due top team quali Leopard e Intact GP), la riconferma di Speed Up e Tech 3, ma soprattutto l'atteso debutto del progetto WP-KTM. La casa di Mattighofen, nonostante il mono-motore Honda, ha deciso di investire sulla Moto2 realizzando un telaio (sempre il distintivo a traliccio tubolare) che ha già impressionato nei test privati ed al primo confronto diretto con la concorrenza tra Brno e Aragon. KTM (e WP) offriranno un pacchetto completo con assistenza diretta della casa madre che potrebbe, al più presto, rivoluzionare i valori in campo della serie.
Sventola il tricolore: 9 italiani al via nel 2017 - La gradita novità in vista della prossima stagione sarà la massiccia presenza tricolore nella serie. Ben nove saranno infatti i piloti italiani ai nastri di partenza a cominciare da grandi protagonisti del 2016 come Lorenzo Baldassarri (vincitore a Misano) e Franco Morbidelli (5° in campionato con 4 podi nelle ultime 6 gare), per arrivare al debutto dello Sky Racing Team VR46 con Francesco 'Pecco' Bagnaia primo pilota confermato. Una ragione in più per seguire una categoria dalle molteplici tematiche d'interesse, con buona pace dei 'puristi'...