Mancavano molti big, ma lo spagnolo della Ducati è andato forte. Sorprende ancora Espargaro con l’Aprilia. Più cauti Iannone e Petrucci. Rea velocissimo con la Kawasaki SBK
Il freddo con l’umido di mattina in terra e nell’aria è un grande classico di Jerez. Poi il cielo si apre, i motori si accendono, le moto girano. Motogp e Superbike sono insieme stavolta, in un test che non contempla né la Yamaha (impegnata a Sepang nei prossimi giorni), né Jorge Lorenzo e nemmeno i due ufficiali Honda Marquerz e Pedrosa. Ma gli altri c’erano tutti. Il più veloce in pista è stato Hector Barberà in sella alla Ducati Gp16, che ha preceduto il compagno di squadra Loris Baz staccato di un paio di decimi.
La notizia però è che tra le due Ducati Motogp si è infilata la Kawasaki Superbike del campione del mondo Jonathan Rea! E’ vero che Jerez non è una pista particolarmente veloce e non è la più adatta per mostrare la differenza che passa tra un prototipo e una derivata di serie, ma quella di Rea resta comunque una prestazione straordinaria!
Terzo tempo (delle Motogp e quarto nella classifica mescolata) per Alvaro Bautista che si sta adattando molto bene alla Ducati dopo aver lasciato l’Aprilia. Bautista chiude la sua giornata davanti a Scott Redding in sella alla Ducati del Team Pramac.
Dietro all’inglese è di nuovo sorprendente Aleix Espargaro. L’Aprilia non è mai sembrata così efficace come da quando ha imbarcato Espargaro in questa nuova avventura. Il distacco di Espargaro da Barberà ammonta a meno di mezzo secondo.
Sesto e settimo tempo (della Motogp) per Michele Pirro (con la Ducati Laboratorio) e Andrea Iannone, più cauto con la sua nuova Suzuki rispetto al test di esordio di Valencia. Iannone incassa 535 millesimi dal primo. L’ottavo tempo è di Jack Miller con la Honda, che precede di un soffio la Ducati Superbike di Chaz Davies. Davies fa benissimo con la nuova Panigale riuscendo ad infilarsi in mezzo alle Motogp, pagando sei decimi alla Kawasaki di Rea.
E’ stata invece una prima presa di contatto quella tra Danilo Petrucci e la Ducati Gp17, la nuovissima moto già guidata da Lorenzo e Dovizioso a Valencia. Petrucci non ha girato moltissimo e ha chiuso undicesimo a 8 decimi da Barberà.
Ancora in cerca di confidenza con la Ducati Superbike Marco Melandri, che chiude a otto decimi dal compagno di team Chaz Davies. Melandri ha il sesto tempo delle Superbike in pista, preceduto da Rea, Davies, Sykes , Alex Lowes e Savadori.
MotoGP:
1) Barbera (Ducati) 1’39″614 (64 giri)
2) Baz (Ducati) 1’39″806 (55)
3) Bautista (Ducati) 1’39″862 (52)
4) Redding (Ducati) 1’40″085 (55)
5) Aleix Espargaro (Aprilia) 1’40″086 (45)
6) Pirro (Ducati) 1’40″092 (49)
7) Iannone (Suzuki) 1’40″146 (68)
8) Miller (Honda) 1’40″340 (48)
9) Petrucci (Ducati) 1’40″432 (58)
10) Abraham (Ducati) 1’40″484 (59)
11) Kallio (KTM) 1’41″889 (56)
12) Tsuda (Suzuki) 1’42″004 (67)
13) Smith (KTM) 1’42″362 (39)
14) Aoyama (Honda) 1’42″531 (68)
15) S. Lowes (Aprilia) 1’43″021 (33)
I tempi SBK:
1) Rea (Kawasaki) 1’39″739 (60)
2) Davies (Ducati) 1’40″409 (68)
3) Sykes (Kawasaki) 1’40″611 (49)
4) A. Lowes (Yamaha) 1’40″985 (49)
5) Savadori (Aprilia) 1’41″048 (61)
6) Melandri (Ducati) 1’41″288 (60)
7) Camier (MV Agusta) 1’41″456 (58)
8) Laverty (Aprilia) 1’41″692 (60)
9) van der Mark (Yamaha) 1’41″830 (84)