Carica Ducati: "Partiamo per giocarci il titolo"

MotoGp

Sandro Donato Grosso

Paolo Ciabatti direttore Sportivo del Ducati Team (Foto Getty)
GettyImages-491796246

Il 20 gennaio 2017 conosceremo la nuova Desmosedici, a poco più di un mese dall'evento Paolo Ciabatti non si nasconde: "Dobbiamo puntare al Mondiale ed iniziare bene vincendo in Qatar. La nuova squadra ce lo impone"

Una delle avventure con più aspettative nella storia della Ducati inizia tra trenta giorni circa. Alle 10:30 del 20 gennaio nell’Auditorium di Borgo Panigale verrà presentata ufficialmente la GP17 di Jorge Lorenzo ed Andrea Dovizioso. Paolo Ciabatti con lucidità estrema non nasconde entusiasmo ed aspettative: "Abbiamo creato attorno alla nostra squadra le giuste condizioni tecniche ed umane dunque possiamo dire, per la prima volta dopo 3 anni, che partiamo per poter lottare per il titolo…".

Cosa aspettarsi - Il Direttore Sportivo di Borgo Panigale affronta gli atri temi caldi: "La moto, seppur nella sua livrea ufficiale non sarà tanto diversa da quella che abbiamo fatto debuttare nei test di Valencia, va da sé che essendoci il congelamento delle carene (max 2 da regolamento) lavoreremo sino all'ultimo giorno dei test per poter recuperare il carico aerodinamico che l’abolizione delle ali ci ha fatto perdere".

Come cambierà la Ducati? - Niente ali integrate nella carena per il momento ma tra le righe si capisce che la moto che debutterà in Qatar potrebbe essere ben diversa da quella che vedremo il 20 gennaio. Tra le sfide tecniche di Gigi Dall'Igna c'è anche quella di sviluppare un telaio, costruito attorno al motore vero punto di forza, che faccia lavorare bene le Michelin ottimizzi la percorrenza in curva e renda la moto meno fisica come ha chiesto lo stesso Lorenzo a Valencia.

Gli appuntamenti che precedono il mondiale - "Lorenzo non ha incontrato la squadra corse a Borgo Panigale - continua lo stesso Ciabatti - ma pensiamo di organizzare il primo incontro il 17-18 gennaio in occasione del servizio fotografico che precede la presentazione. Jorge è carico dìentusiasmo ed è ovvio che pensiamo al Qatar come alla prima grande occasione per vincere con lui. Nel 2014 e 2015 Dovizioso è arrivato secondo e Lorenzo nel 2016 ha vinto in modo autorevole, traete voi le conclusioni…".

L'importanza di Stoner - Il ruolo di Casey Stoner è un altro dei temi che incuriosisce gli appassionati ma anche sotto questo punto di vista Ciabatti ha una visione chiara: "Stoner non sarà il coach di Lorenzo, continuerà a fare il collaudatore. Nei giorni che precedono i test ufficiali di fine gennaio in Malesia girerà con Pirro (loro due 26 al 28 gennaio, Lorenzo e Dovizioso dal 30 gennaio al 1 febbraio) e verrà a quattro o cinque gare ancora da concordare".

Ultimo tema la convivenza tra Lorenzo e Dovizioso: "Andrea è carico e sereno come non mai, il carattere di Lorenzo rispetto a quello di Iannone è differente e si sposa di più con quello del Dovi. Inutile negare che lo scorso anno tra i due Andrea ci sono stati diversi screzi iniziati in Argentina ed acuiti dopo la scelta del pilota col quale proseguire il cammino… Ma parliamo di professionisti che oggi hanno trovato la loro dimensione, spero senza rancori reciproci".