Caprara chiama tutti: "E' tempo di vincere"

MotoGp

Anna Maria Di Luca

L'emiliano Pietro Caprara, direttore tecnico dello Sky Racing Team VR46

L'INTERVISTA. Sky-VR46 raddoppia, e aumenta anche l'impegno di Pietro Caprara che assume la direzione  tecnica di tutto il team. Oltre che alla MotoGp non è nuovo neanche alla Moto2, dove per 4 anni ha lavorato con Alex De Angelis

Manca poco più di un mese e il Motomondiale 2017 avrà inizio, come vi state organizzando visto il raddoppio delle classi?

"Fino alla scorsa stagione avevamo una sola classe ma 3 piloti. Oggi corriamo in due categorie e abbiamo  4 piloti, paradossalmente sarà più facile da coordinare. Abbiamo già schedulato per i weekend di gara degli orari precisi che tutti rispetteremo, fare bene entrambi i meeting tecnici è fondamentale per noi e per il nostro modo di lavorare". 

Differenze particolari di approccio tra Moto2 e Moto3? 

"La Moto2, da regolamento, ha limitazioni maggiori rispetto alla Moto3 e questo significa che prevede un'altissima cura dei dettagli. I team che mettono i piloti nella miglior condizione possibile, senza tralasciare i particolari, sono quelli capaci di fare la differenza. C'è un'ampia libertà della ciclistica ma una restrizione fortissima dal punto di vista della motoristica e dell'elettronica". 

Il Team è già alla quarta stagione...

"Si è partiti da un progetto di sostanza, il nostro obiettivo iniziale era aiutare il ragazzo a tirare fuori il talento, ad esprimersi al meglio, farlo crescere e renderlo pronto ad una realtà nuova che presto sarebbe arrivata. Lo abbiamo raggiunto, Migno ne è l'espressione, per me è una grande soddisfazione. Ora c'è l'altro obiettivo quello fino ad oggi latente: la concretizzazione dei risultati, vincere insomma". 

Dei 4 piloti di Sky-VR46 quale secondo lei è il più tecnico?

"Non è cosa facile da dire, trovo che siano tutti unici pur presentando differenze e nessuno completamente tecnico. Pecco (Bagnaia ndr) è gran conoscitore del dettaglio e veloce nei ragionamenti. Manzi viene da categoria e campionato diverso e non mondiale, ha poca esperienza ma tanto talento e capacità nell'apprendere come lavorare sui dettagli. Bulega ci mette molto del suo e sa avvertire il più piccolo problema, ma anche lui è molto tecnico da questo punto di vista. Migno è molto esigente con se stesso, tecnicamente si impegna piu degli altri".

Staff rinnovati, cinque nuovi ingressi in un team già molto affiatato

"Abbiamo scelto tutti con molta cura.Tra un tecnico plurititolato ed uno un po' meno ma che sa fare gruppo non abbiamo dubbi, scegliamo il secondo. E' la nostra filodsofia e parte da Valentino". 

Che stagione sarà il 2017?

"Migno e Bulega sono pronti a raccogliere, tra gli italiani avranno avversari agguerriti come Di Giannantonio, Antonelli e Fenati, ma hanno i mezzi per competere. In Moto2, tra chi vi è appena arrivato e chi invece è passato alla MotoGp, l'ambiente non è ancora chiaro, bisognerà cercare l'adattamento giusto. Comunque Bagnaia ha già dimostrato di poter vincere, mi riferisco ovviamente alla Moto3, e Manzi ha talento ed è un gran cocciuto".