MotoGp, a Phillip Island test verità per tutti

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Sandro Donato Grosso

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In Australia i Team escono allo scoperto. Oltreoceano vedremo tante novità aerodinamiche e non solo. Ecco le anticipazioni

A Phillip Island si respira la classica atmosfera di fine estate: temperatura mite e qualche turista in pensione che assapora il gusto di una natura mozzafiato. Gli uomini del Paddock però non si lasciano contaminare da questo ritmo sonnecchiante... Per i team infatti è il momento di giocare le carte più importanti, di darci davvero dentro su una pista molto impegnativa con curvoni veloci, due tornantini, vento che soffia spesso trasversalmente ed un'ultima curva che stressa tanto la gomma posteriore. Ma quale sarà il lavoro delle squadre?

Yamaha - "Se quello che è andato bene in Malesia va bene anche qui siamo a cavallo" - sintetizza Massimo Meregalli, Team Manager Yamaha. Non a caso Rossi e Vinales, reduci da un tour in Vietnam, devono approvare il nuovo telaio (Vinales è già convinto mentre Rossi un po' meno), valutare la nuova carena su una pista nuova, ma soprattutto fare la simulazione gara non riuscita in Malesia per verificare rendimento delle gomme nella seconda parte della corsa. Rossi, che compirà 38 anni dopodomani, si concentrerà anche sugli pneumatici abbinati al nuovo telaio visto la scelta non felice nell'ultimo run malese.

Honda - Rispetto a Sepang Marquez e Pedrosa avranno entrambi l'ultimissima evoluzione di motore a scoppi irregolari. Una decisione importante che indica chiaramente strada tecnica intrapresa. Ora l'obiettivo principale ē quello di abbinare il nuovo propulsore all'elettronica e capiremo quanto e come gli ingegneri giapponesi hanno sfruttato i dieci giorni trascorsi dai primi test ad oggi. "Questione di armonia tra propulsore ed elettronica ma se continuiamo così siamo a posto" - dice Livio Suppo Team Principal Honda.

Ducati - Tanto lavoro per Lorenzo al quale faranno provare anche delle soluzioni di ciclistica che in passato erano state accantonate da Iannone e Dovizioso. Per la serie il "campo da esplorare" non ha confini a Borgo Panigale per di far sì che Lorenzo si adatti velocemente alla moto. Compreso anche se non ufficializzato il ruolo di Michele Pirro che per il maiorchino, i due hanno instaurato un ottimo rapporto umano, sarā una sorta di analista. Michele prenderà comunque parte comunque al CIV, tranne in due gare concomitanti col Mondiale, e sarà in pista come Wild Card al Mugello, a Misano ed a Valencia. "Inizieremo il mondiale con la carena che avrà piccole evoluzioni rispetto all'attuale ma non debutteremo con una specifica rivoluzionaria come tutti si aspettavano" - dice l'Ing Dall'Igna. C'è solo da capire bene quanto "piccole" saranno queste evoluzioni.

Suzuki e Aprilia - Accomunate dal debutto di una nuova carena che genera tanta curiosità per come sono state studiate le forme oggi senza le alette. Sia Davide Brivio sia Romano Albesiano dicono che non sarà simile a quella della Yamaha anche se i concetti sui quali hanno lavorato i tecnici in galleria del vento riguardano necessariamente l'andamento dei flussi interni. Se la Suzuki sembra a posto anche per quanto riguarda l'accelerazione ed il rendimento delle gomme quando il grip non è ottimale in Aprilia c'è ancora tanto lavoro da fare ma a Noale sanno come si fa. Phillip Island è un tracciato dove una buona ciclistica puó fare la differenza così potrebbe non sorprendere vedere Iannone ancora tra i primi.