Luca Brivio: "Sky-VR46 organizzazione di successo"

MotoGp
Luca Brivio Team Coordinator dello Sky Racing Team VR46
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Il Team Coordinator svela il lavoro organizzativo e gestionale che c'è dietro per la buona riuscita del progetto Sky Racing Team VR46 nel Motomondiale

Alla base dei traguardi sportivi raggiunti da una squadra impegnata nel Motomondiale c'è sempre una perfetta organizzazione sul piano logistico e gestionale. Una tesi che si rispecchia nello Sky Racing Team VR46, a maggior ragione quest'anno con il doppio-impegno nelle classi Moto2 e Moto3, pianificato con largo anticipo senza trascurare il benché minimo dettaglio. Luca Brivio, Team Coordinator Sky-VR46, svela il lavoro che c'è dietro l'organizzazione di una squadra protagonista nel Motomondiale, partendo dalle novità introdotte a partire da questa stagione.

In che cosa consiste il tuo ruolo?

"Sono il coordinatore del team. Mi occupo di tutti gli aspetti che riguardano la logistica, i trasferimenti e la gestione sulle tematiche non-sportive della squadra. In sostanza dò una mano a Pablo (Nieto, ndr) ad ogni necessità. Per certi versi sono il suo "braccio destro" in merito gli aspetti gestionali-organizzativi dello Sky Racing Team VR46".

Con il doppio-impegno nelle classi Moto2 e Moto3, cos'è cambiato in termini organizzativi?

"Principalmente il numero di persone che lavorano all'interno dello Sky Racing Team VR46. Nel 2016 avevamo tre piloti contemporaneamente in pista nella classe Moto3, adesso sono 4 in due distinte categorie. Per questo impegno abbiamo aggiunto nel nostro organigramma 4-5 nuovi elementi, passando dalle 23 persone del 2016 a quasi 30 impiegate per i progetti Moto2 e Moto3. Questo sotto l'aspetto prettamente organizzativo comporta un impegno maggiore nella pianificazione delle trasferte. Adesso ci sono più persone che arrivano da posti diversi, pertanto bisogna far combaciare i voli aerei e le varie trasferte per arrivare tutti insieme in circuito ed iniziare il lavoro in programma nei Test o nei weekend di gara".

Come hai visto crescere lo Sky Racing Team VR46 dal 2014 ad oggi?

"Il team è cresciuto molto. Siamo partiti con 2 soli piloti in Moto3 e 12-13 persone al loro seguito, adesso l'impegno è più che raddoppiato. Per la buona riuscita del nostro progetto abbiamo rivisto l'aspetto organizzativo, facendo tesoro delle esperienze pregresse e delle competenze maturate in questo triennio. Sotto tutti i punti di vista c'è stata una crescita dello Sky Racing Team VR46 sul piano sportivo e gestionale".

Con quanto anticipo si programma una stagione, in particolar modo quest'anno con il debutto in Moto2?

"Solitamente in estate, tra luglio e agosto, si definiscono i programmi per l'anno venturo, ma operativamente il lavoro inizia dal mese di settembre. Diciamo che nell'ottobre 2016 avevamo già definito tutti gli aspetti organizzativi per la stagione 2017, sia per quanto concerne la classe Moto3 che per la Moto2".

Una curiosità: da un punto di vista organizzativo qual è la trasferta più impegnativa del calendario?

"Direi l'Argentina. Il circuito si trova in un posto lontano dalle metropoli e dai più importanti aeroporti, pertanto bisogna organizzare a puntino tutti gli spostamenti, con tanti viaggi da un posto all'altro per arrivare a Termas. Per certi versi è meno impegnativo il 'trittico' del mese di ottobre con le gare in Giappone, Australia e Malesia in sequenza nell'arco di tre settimane, rispetto all'impegnativa trasferta in Argentina".