GP Qatar, il punto tecnico del team Sky-VR46

MotoGp
Francesco Bagnaia lascia la corsia box di Losail con la KALEX Moto2 dello Sky Racing Team VR46
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Pista, forte vento, escursione termica: per l'unico Gran Premio in notturna del Motomondiale diversi sono gli aspetti da tenere in considerazione. Lo spiega Pietro Caprara, Responsabile Tecnico dello Sky Racing Team VR46

Il primo Gran Premio della stagione, oltretutto in notturna. Losail da sempre è una sfida in più per squadre e piloti delle classi Moto2 e Moto3, chiamati a stravolgere il programma di lavoro per adattarsi ad orari particolari. Inoltre le peculiarità del tracciato qatariota necessitano un congeniale compromesso di set-up per un weekend di gara davvero unico nel suo genere.

Il Circuito - Non distante dalla capitale Doha, il Losail International Circuit dal 2004 è teatro del GP di Qatar del Motomondiale, dal 2008 l'unico evento "in notturna" del calendario. Inaugurato nell'ottobre 2004, l'impianto qatariota è circondato da zone di erba sintetica, approntate per impedire alla sabbia del deserto circostante di invadere i 5.380 metri del nastro d'asfalto. Il layout del circuito presenta un perfetto compromesso tra curve veloci, di percorrenza, staccate impegnative ed un rettilineo dei box lungo ben 1.068 metri, più volte risultato decisivo per determinare l'ordine d'arrivo.

Caprara: "Cruciale trovare un buon set-up" - Tanto in Moto3 quanto in Moto2, per andar forte a Losail è indispensabile individuare un congeniale compromesso di set-up. "In Qatar è importante trovare un assetto tale da avere una moto performante, soprattutto nelle ultime tornate per gestire al meglio gli pneumatici", spiega Pietro Caprara, Responsabile Tecnico dello Sky Racing Team VR46 Moto2 e Moto3. "Losail è un circuito bello, spettacolare e tecnico con la carreggiata larga: il pilota che ha uno stile di guida con linee più 'rotonde' è avvantaggiato". La variabile meteo è inoltre un elemento da tenere sotto stretta osservazione a cominciare dall'escursione termica. "La temperatura tende a scendere progressivamente e non a salire, pertanto bisogna gestire diversamente il consumo della gomma posteriore", afferma Caprara. "Inoltre il vento cambia velocemente d’intensità e direzione. Può essere un problema soprattutto in Moto3".

Sfida in più per i piloti, parola di Pablo Nieto - Come si preparano squadre epiloti ad un programma così atipico come quello di Losail, con prove e gare in notturna? Lo spiega Pablo Nieto, per il terzo anno consecutivo Team Manager dello Sky Racing Team VR46. "Per il pilota non esiste una preparazione fisica specifica da seguire. Cambiano gli orari, ma per il fisico è un weekend come un altro. Sicuramente ci sono due cose che fanno la differenza: è la prima gara dell'anno e l'illuminazione della pista. C'è sempre un'atmosfera particolare all'esordio, si avverte un po' di più la pressione rispetto alle altre gare. A livello di guida il pilota deve fare i conti con i riflessi della luce artificiale e abituarsi a vedere la propria ombra sull'asfalto. Per il Team la giornata lavorativa assume un aspetto particolare: arrivo in circuito appena dopo pranzo e turni alternati fino a tarda serata".