350 volte Rossi. Ma in Qatar è stata vera gloria?

MotoGp
Rossi e Vinales in conferenza (da twitter @crash_motogp)

Valentino scherza quando gli si chiede del traguardo dei 350 gran premi in carriera che taglierà a Termas de Rio Hondo. Viene da un podio inaspettato in Qatar e qualcuno si è chiesto se quel risultato è frutto delle particolari condizioni meteo. L'analisi di Guido Meda

Come sempre ha gli occhi di tutti addosso. Non fosse altro perché in Argentina, dove ha già vinto nel 2015, taglierà un traguardo storico: 350 gran premi in carriera. “E’ un’arma a doppio taglio – scherza ai microfoni di Sky Sport -. Significa che ho fatto tante gare, ma anche che sono vecchio! In realtà non è tanto importante il numero delle gare, quanto quello dei podi e delle vittorie. Quelli sono numeri di qualità”.

In 349 gare il suo bilancio è di 114 vittorie (secondo all time dietro Agostini, 122), 222 podi (record assoluto), 64 pole positions (a -1 dal record di 65 di Marquez e Lorenzo) e 95 giri veloci (secondo all time dietro Agostini, 122).

Care vecchie (nuove) gomme

A Termas de Rio Hondo la Michelin porta una nuova mescola, anzi la vecchia. Quella del 2016 con cui, a differenza della 2017, Valentino ha molto più feeling: “So che hanno portato un anteriore con la carcassa più rigida - ammette Rossi -. Quando ho parlato con Michelin dei miei problemi con la nuova gomma mi avevano detto che ero l’unico ad averli. Ma se hanno portato questa nuova mescola significa che anche altri hanno avuto i miei stessi problemi…”

Un animale da gara

“Lavorare nel weekend di gara è sempre diverso che durante i test – ammette Vale -. Diciamo che avevo bisogno di più chilometri per capire meglio la mia moto. Mi è servito più tempo rispetto a Maverick, ma ora funziona bene e siamo arrivati a un buon livello. In Qatar sono andato migliorando giorno dopo giorno: è stata un po’ una sorpresa viste tute le difficoltà dell’inverno e iniziare con un podio è stato molto importante. La pista qui in Argentina mi piace, ho sempre fatto belle gare. Ma molto dipenderà dalle condizioni della pista. L’anno scorso l’asfalto era molto sporco e ha anche piovuto” (quest’anno le previsioni, soprattutto per il sabato, non promettono bene, ndr). Ci sono 10 piloti che possono lottare per il podio – conclude Rossi -. L’importante è fare meglio nelle libere e riuscire a finire nei primi 5 in qualifica”.

E poi, la gara. Che vivrà con l'auspicio di essere ancora lì a lottare coi migliori. Come successo in Qatar, quel podio che d'incanto ha cancellato mesi di problemi. Ma a Losail è stata vera gloria? Sentite Guido Meda...