Rossi, il medico: "Frattura stabile, a Motegi può esserci"

MotoGp

Il medico che ha operato Valentino Rossi per ridurre la frattura di tibia e perone è fiducioso per il recupero, ma invita alla cautela sui tempi. Il pilota sogna il GP di Aragon del 24 settembre, ma è più probabile il ritorno il 15 ottobre in Giappone

"È assolutamente possibile che Valentino torni a gareggiare tra 30-40 giorni, la frattura è stabile". Il dottor Raffaele Pascarella è ottimista sulle possibilità di recupero di Rossi, dimesso stamattina dall'ospedale le Torrette di Ancona, dopo l'operazione per la riduzione della frattura di tibia e perone. "Questa mattina Valentino stava bene", ha spiegato Pescarella, "e ha camminato con le sue gambe, con due bastoni, caricando sull’arto operato. Un po’ di dolore c’è ancora, la gamba è ancora un po’ gonfia, però tutto sommato va bene. Visto che le condizioni cliniche erano buone abbiamo deciso insieme per la dimissione. Adesso andrà in una struttura riabilitativa, al momento non so dirvi dove. Noi rimarremo a contatto via telefono, poi tornerà a trovarci, penso tra 10-15 giorni". Il primario, però, invita a non esagerare con l'ottimismo di chi pronostica un recupero più rapido di 30 giorni: "Valentino è sicuramente un grande campione, però è un uomo. I processi sono fisiologici, dobbiamo aspettare che la gamba si sgonfi e il dolore passi. A quel punto potrà riprovare a salire in moto. Come si è fatto male? Ha evitato una caduta piantando la gamba sul terreno, che quindi si è fratturata". Stando alla parole del medico è quindi possibile per Rossi tornare a gareggiare a Motegi, in Giappone, il prossimo 15 ottobre, ovvero a 45 giorni dall'intervento.