MotoGP, GP Aragon 2017: news dalla conferenza

MotoGp
Aragona, la conferenza piloti apre la settimana del GP (foto da twitter)

Marquez, favorito con tre successi ad Aragon, è pronto: "Dovremo spingere fino alla fine, non sono ammessi i minimi errori". Dovi non vuole lasciare la vetta: "Abbiamo le nostre carte per lottare con tutti", Rossi: "Sto meglio, voglio provarci". Segui il GP di Aragon su Sky Sport MotoGP HD (canale 208) e su skysport.it con il Live-blog

IL RACCONTO DEL VENERDI' DI LIBERE

TUTTE LE PAROLE DI ROSSI AD ARAGON

IL PROGRAMMA DI ARAGON

LE CLASSIFICHE

Il ritorno di Rossi, il duello Marquez-Dovizioso, la crescita di Petrucci. Sono tanti i temi interessanti che renderanno speciale il GP di Aragon. Un weekend imperdibile che si è aperto con la conferenza stampa dei piloti. Presenti Valentino (che avendo superato le visite mediche per l'idoneità venerdì affronterà i primi turni di Libere), Marquez (che parte favorito con tre successi nelle sette edizioni fin qui disputate), Dovizioso (in cima alla classifica al fiando di Marquez), Petrucci, Rins, Vinales. Segui tutto il weekend del GP di Aragon su Sky Sport MotoGP HD (canale 208) e su skysport.it con il Live-blog.

Marquez: "Battaglia più accesa che mai"

"La battaglia è incandescente, bisognerà spingere fino alla fine. Questo è uno dei miei circuiti preferiti, in ogni stagione mi sono sentito bene, cercheremo di essere a buon livello anche quest'anno. Le previsioni meteo sembra non siano le migliori per domani ma siano positive per il weekend, è una buona notizia, in ogni caso la cosa principale è che sono sempre stato competitivo nelle ultime gare, su ogni circuito. Un errore a questo punto della stagione potrebbe essere un disastro, dovremo essere bravi a non fare sconti. A Misano per parte della gara ho pensato a concluderla senza rischiare, poi mi son detto 'Ok, ci provo', alla fine anche Dovi era davanti e in sella alla moto ho cominciato a pensare di raggiungerlo. E' stata una bella gara".

Rossi: "Voglio provarci"

"Sono felice di provarci, devo capire che sensazioni avrò guidando una moto da MotoGP ma in generale mi sento piuttosto bene, non ho troppo dolore, va ogni giorno meglio. Io pazzo perchè torno così presto? Dipende dal tipo di frattura, sono anche stato fortunato ad avere un dottore bravissimo che mi ha operato. All'inizio pensavo di rientrare a Motegi, ma poi ho visto che ogni giorno miglioravo e allora ho lavorato molto per avere un buon livello di energia. Non sentivo tanto dolore, e credo che sia importante tornare il prima possibile: quindi ci proverò".

"Sicuramente sento dolore dove ho riportato la frattura, quindi su tibia e perone. Soffro nei cambi di direzione e nelle curve a destra. Non sono veloce come quando sono al massimo delle condizione, ma ogni giorno sento che progredisco e spero che anche nel weekend la gamba possa migliorare: più chilometri farò in moto e più mi sentirò a mio agio. Non torno per via della lotta nel campionato, la lotta è aperta, ma lo è soprattutto per i primi tre. Io voglio solo tornare in piena forma nel più breve tempo possibile". "Che risultato spero di fare? Difficile dirlo, non conosco il mio attuale livello, dovrò scoprirlo nelle prime uscite. Giò concludere la gara sarebbe un buon obiettivo, meglio ancora se porto a casa qualche punto".

"Il numero dei titoli non è di aiuto quando hai un infortunio, quanto all'età dipende dal tipo di frattura e dalle motivazioni. Ho sofferto molto a perdere Misano, ora sarà importante essere molto concentrati sul lavoro e avere un buon team. Rispetto alla frattura di sette anni fa mi sento molto meglio, la medicina si è evoluta parecchio: ricordo che nel 2010 dopo l'intervento ho avuto cinque-sei giorni in cui mi sono sentito molto male, invece ora dopo un giorno ero a casa".

Dovi: "Abbiamo le nostre carte per lottare"

"Penso che potremo essere competitivi, sono fiducioso, abbiamo le nostre carte per battere i favoriti. E' un bel circuito, non il migliore per il mio stile di guida ma questa non è la prima cosa che conta, in questo Campionato è molto importante la scelta delle gomme. Io mi sento bene, sono pronto per lottare, so che sarà dura ma ci proveremo. Misano? Si spinge quando ci si sente bene in moto, là non mi sentivo bene e sarebbe stato stupido rischiare, quindi ho deciso di gestire la gara".

Vinales: "Lotta aperta fino alla fine"

"Siamo tutti vicini e lo sarà fino alla fine del campionato. A Misano abbiamo fatto un bel progresso, non abbiamo perso molti punti, abbiamo acquistato fiducia. La moto va bene, dobbiamo partire all'attacco dalle prime Libere".

Petrucci: "Zarco nel mirino"

"Misano? Ho rivisto la gara tante volte ma finisce sempre alla stessa maniera, vince sempre Marc... Anche lasciandolo passare prima non credo sarei riuscito a riprenderlo, ho fatto tutto il possibile ma non sono riuscito ad andare via. Sono bastate poche ore, poi la delusione è scomparsa. Ora vorrei rosicchiare un po' di punti a Zarco per essere la miglior moto satellite. Non c'è molta differenza tra Honda Yamaha e Ducati, dipende da chi riuscirà a sfruttare la gomma in maniera più corretta, ad essere conservativo e veloce. In Ducati mi hanno detto, per il momento, se puoi vincere le gare, vincile...".

Da Aragon arrivano anche le parole di Andrea Iannone: "Sono contento per Valentino, spero possa trovarsi a suo agio sul circuito. Da parte nostra spero che qui i problemi che abbiamo vengano un po' filtrati. Sappiamo quali siano, non li possiamo risolvere da qui a fine stagione, dobbiamo cercare di trovare il miglior equilibrio possibile. Penso che Phillip Island e Sepang possano essere delle buone piste per noi, a Sepang con questa moto ai test siamo andati molto forte, come in Qatar.

Il mio problema è che arrivo carico, entusiasta, andiamo forte le prime due prove libere ma raggiungiamo subito il nostro limite, mente gli altri continuano a migliorare. La cosa difficile fino ad ora è stata accettare la situazione. Negli ultimi anni arrivavo sempre nei 5, adesso vedo che non riesco a spingere".

Il ritorno di Rossi

Ci sono poche parole per descrivere l’ultima impresa di Valentino Rossi, anche perché si rischia di cedere alla retorica. Non è la prima volta che nello sport, e soprattutto nel Motorsport, si assiste a un rientro record dopo un infortunio. Basti citare Niki Lauda, che dopo l’incidente pauroso del Nurburgring in cui rischiò di perdere la vita ustionandosi gran parte del corpo, tornò in pista quaranta giorni dopo. I piloti sono così ed è per questo che la gente ama il Motorsport e i suoi protagonisti. Quello che ha fatto Rossi è semplicemente l’ennesima prova della grandezza di un campione che non molla mai. A 18 anni o a 38 anni, poco cambia. Valentino non vuole arrendersi all’idea che si possa fermare l’amore per qualcosa che è più di un lavoro, di una passione, di un divertimento. E’ la sua stessa vita. Espletata la formalità delle visita medica di controllo in circuito, Rossi scenderà in pista nelle prove libere a 22 giorni dalla frattura di tibia e perone della gamba destra. Un test lo ha già fatto a Misano nei giorni scorsi, ma con una moto stradale, cosa ben diversa da una MotoGP, molto più potente e difficile da domare. Aspetteremo poi la sua decisione, per capire se lo rivedremo in griglia domenica. Sarebbe una storia bellissima, l’ennesima, di chi non deve dimostrare niente a nessuno ma che proprio per questo non smette di stupire da oltre 20 anni.

Il duello Marquez-Dovizioso

Il GP di Aragon vivrà un’altra entusiasmante pagina del duello Marquez-Dovizioso. I due piloti arrivano in Spagna a pari punti in testa alla classifica con 199 punti. Lo spagnolo è il favorito anche per Aragon, considerando il tipo di pista e anche dando un’occhiata ai precedenti. Marquez detiene infatti il record di successi su questo circuito, essendo riuscito a imporsi tre volte al Motorland: una in Moto2 e due in MotoGP. Alle sue spalle, con due vittorie, ci sono quattro piloti: Casey Stoner e Jorge Lorenzo hanno trionfato due volte in MotoGP, Pol Espargaro e Nico Terol vantano invece un successo in 125 e una in Moto2.