Sky Racing Team VR46: addio a Claudio Macciotta, l'uomo che sussurrava alle moto

MotoGp

Guido Meda

Questa notte si è spento Claudio Macciotta, capotecnico prima di Andrea Migno e poi di Nicolò Bulega allo Sky Racing Team VR46. Piemontese del canavese, 53 anni, aveva vinto come pilota un titolo europeo della 125 nel 1986

CIAO CLAUDIO, UNO DI NOI SEMPRE

Claudio Macciotta era un uomo di quelli che sussurrano alle moto. Anzi, sussurrava sempre, anche agli esseri umani. Ai piloti con cui lavorava soprattutto, da capotecnico esperto. Ora con Nicolò Bulega nel Team SkyVR46, prima con Andrea Migno, prima ancora con Franco Morbidelli e più indietro nel tempo con Roberto Locatelli, Max Sabbatani, seguendo a ritroso la scala della sua vita attraverso decine di uomini che lo hanno avuto accanto come semplice meccanico e poi come responsabile della loro moto; una scala lunga che ci porta dritti agli anni ‘80 quando anche lui, Macciotta, era stato un pilota. Uno di quelli veloci da vincerci un titolo europeo della 125 nel 1986. Piemontese del canavese, 54 anni da compiere il 30 ottobre, Claudio Macciotta, come tutti i tecnici che sono stati piloti, non lo faceva pesare affatto, ma di moto la sapeva lunga davvero. Disperdeva le tempeste che aveva addosso come il mal di schiena che lo perseguitava da tempo, dispensando nel box una calma intima e sottotraccia. Al pilota agitato opponeva pacatezza e risolutezza. In queste gare del trittico orientale aveva preferito non venire, ma si teneva in contatto con la squadra per sapere il perché e il percome di ciò che andava e ciò che non andava. Poi, ieri sera, a casa sua, la fine della sua avventura terrena. Dopo quasi quarant’anni di presenza costante per autodromi, Claudio Macciotta non lo vedremo più. Un’altra volta è la Malesia ad accogliere una notizia tragica. Un’altra volta è un pezzo buono di questo sport che se ne va per restare nei ricordi migliori.