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MotoGP, presentata la nuova Suzuki: la moto di Iannone e Rins per il 2018

MotoGp

Sandro Donato Grosso

Suzuki, svelata la nuova moto del 2018 di Iannone e Rins

In attesa dei primi test della stagione in programma dal 28 al 30 gennaio (aggiornamenti su Sky Sport24 HD e in Race Anatomy dalle 19.30 su Sky Sport MotoGP HD), in Malesia la presentazione della nuova Suzuki di Iannone e Rins. Una GSX-RR diversa nella sostanza tecnica per puntare a stare nelle prime cinque posizioni in ogni gara

IANNONE: PUNTARE ALLA TOP FIVE - FOTO: LA SUZUKI 2018

IL CALENDARIO DELLA STAGIONE

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Le presentazioni fatte in pista il giorno prima dei test hanno un sapore leggermente diverso da quelle organizzate in azienda con tanto di maxischermi, video emozionali ed invitati vip. La Suzuki dimostra comunque che si può mantenere un profilo piú basso e generare ugualmente validi contenuti tecnici ed umani.

Dopo un anno da dimenticare e con diversi problemi tecnici creati per lo più dalla scelta non felice del motore, la casa di Hamamatsu gestita da Davide Brivio ha messo mano a propulsore, telaio ed aerodinamica. Obiettivo della mini rivoluzione tecnica? Puntare dritto alla rinascita ed essere costantemente nelle prime cinque posizioni al termine delle gare. Potrebbe sembrare una missione possibile ma con l'attuale livello della competizione riuscirci non sarà una passeggiata.

Un aiuto non da poco arriva dal fatto che la Suzuki ha attive le concessioni (riservate a chi non ottiene podi nell'ultima stagione) tra le quali c'é proprio lo sviluppo libero del motore e test supplementari. Ma basterà  a rendere di nuovo competitivo un team che ha raggiunto l'apice della soddisfazione a Silverstone il 4 settembre del 2016 vincendo con Maverick Vinales prima di dover ingoiare diversi amari?

Shinichi Sahara e Ken Kawauchi, rispettivamente Team Director e Technical Manager, hanno provato a mettere a frutto sia indicazioni di Iannone e Rins di una moto il cui freno motore generava un'inerzia difficile da controllare sia i dati positivi della telemetria delle prove di Jerez e Valencia. Il risultato è  la moto presentata oggi, che domani vedremo in pista, con un telaio che dovrebbe accoppiarsi al meglio ad motore che richiama evidentemente quello del 2016 nella sua erogazione e capacitá di rallentare la moto quando si scalano le marce.

A disposizione dei piloti anche due tipi di forcelloni con rigidezze diverse da comparare in questi giorni. Sulla carena, ancora convenzionale, nessuno si sorprenda se nei prossimi test vedremo nuove appendici aerodinamiche piú evidenti di ispirazione Ducati (strada battuta anche dalla Honda nei giorni scorsi con il collaudatore Aoyama nei test privati apripista di Marquez e Pedrosa). Anche nell'ambito dell'elettronica c'è tanto da fare e Brivio non nega i "lavori in corso".

Piloti che gente... Mentre Rins si augura una stagione serena dopo la via crucis, figlia degli infortuni, dello scorso anno (che comunque ci ha consegnato un pilota in crescita nella parte finale del campionato e quarto a Valencia) Iannone ha voglia di dimostrare che vale e che, nell'anno in cui anche il suo contratto é in scadenza, può rimanere a pieno titolo nell'orbita dei Team Ufficiali.

Di certo il 2018 ci dovrebbe dire se le qualità innate di Andrea sono state offuscate da una GSX-RR mediocre o il pilota abruzzese, icona social e lifestyle, ha bisogno dell'unica medicina possibile che secondo alcuni sarebbe quella di ritrovare una Ducati, o più verosimilmente qualche altra moto, per emozionarsi ed emozionare i sui tanti fans anche a costo di dover cancellare il suo tatuaggio sul collo lato sinistro dove è oggi scritto "desaparacido".