MotoGP. Test Sepang, day-2: Yamaha avanti tutta

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Sandro Donato Grosso

Maverick Vinales e Valentino Rossi, piloti Yamaha (foto getty)

A Sepang, dopo la seconda giornata di test, ci sono ben 9 piloti in cinque decimi e ben 14 in un secondo. Le due Yamaha ufficiali precedono tutti: 1° Vinales e 2° Rossi, entrambi soddisfatti delle novità tecniche. Marquez (7°) prova la nuova carena, ottimista la Ducati con Lorenzo 4° e Dovizioso 8°

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Due Yamaha lì davanti a tutti. Valentino Rossi migliora il suo miglior crono in Malesia (1:59.390) e si dice soddisfatto di tutte le novità tecniche introdotte. A partire dal telaio, sul quale rimangono ormai pochi dubbi, oltre ad estendere il feeling positivo a motore e pacchetto aerodinamico. Nel terzo giorno di test Rossi, caldo permettendo, proverà anche una simulazione corsa per capire esattamente il suo passo. Segnali positivi, condivisi con Maverick Vinales che ha chiuso primo. Ed il duo lì davanti a tutti fa sorridere i giapponesi di Iwata.

Ma l'andamento generale di questi test va letto in maniera più approfondita. Partendo dal fatto che ci sono ben 9 piloti in cinque decimi e ben 14 in un secondo. Ha iniziato a piovere a 15 minuti dal termine della sessione, quando Marquez aveva appena montato le gomme nuove ed era pronto a fare il suo time attack dove verosimilmente avrebbe potuto abbassare il suo crono di qualche decimo e chiudere al pari della Yamaha. Il campione del Mondo ha chiaro quale delle due nuove specifiche di motore portare avanti nello sviluppo (una la considera più scorbutica e meno gestibile in accelerazione), mentre sulla ciclistica dà buoni risultati l’abbinamento del nuovo forcellone al telaio 2017.

A testimonianza che la nuova Honda RCV ha le carte in regola, troviamo Crutchlow che ha chiuso dietro alle due Yamaha e davanti a un Jorge Lorenzo che è molto veloce, nel primo e nel quarto intertempo ha anche il miglio crono, e soddisfatto di come la moto si adatti al suo stile in percorrenza curva. Il maiorchino avrebbe anche un buon passo sul piede dei 2’ ma gli piacerebbe limarlo verso 1’59’’ alto. Rispetto al compagno di team, Dovizioso è altrettanto ottimista ma pensa che convenga rimanere con "i piedi per terra" perché qualche problema di turning rimane e perché le tre piste (Malesia, Thailandia e Qatar) dove si svolgono i test pre-season non sono sufficienti per fornire un’indicazione di competitività che possa valere anche nei tracciati storicamente indigesti alla Ducati.

Altri tasselli del mosaico possono comporsi con Petrucci alle prese con lo scivolamento della gomma posteriore da gestire con l’elettronica (attenzione perchè il suo compagno Miller è sempre tra i più veloci) e Morbidelli reduce due scivolate figlie dell’inesperienza. Il campione del mondo Moto2 ha talento e umiltà da vendere e qualche giro nella scia del suo maestro Valentino gli ha la regalato un’emozione in più.

In Aprilia si respira una buona atmosfera grazie alle indicazioni sulla nuova moto che arrivano da Aleix Espargarò, mentre Andrea Iannone punta sulla pazienza e sul metodo giapponese di lavoro dopo il terzo inconveniente tecnico in meno di 48 ore. Di pazienza ne deve avere anche Hervé Poncharal alle prese con la sostituzione di Folger: Hernandez convince poco, così l’orientamento porta verso un pilota della Moto2. Il testa a testa è tra Dominique Aegerter e Sandro Cortese con più chance per lo svizzero rispetto all’italo-tedesco.