Il maiorchino al termine della tre giorni malese stabilisce il record della pista (1:58.830), ma ci sono 12 piloti in un secondo. Yamaha M1 promossa, tanti altri piloti che hanno fatto la simulazione gara hanno un buon passo. Il prossimo campionato si preannuncia esaltante
Il racconto dei test su Sky Sport24 HD e in Race Anatomy dalle 19.30 su Sky Sport MotoGP HD
TEST MOTOGP: 2^ GIORNATA - 1^ GIORNATA
IL BILANCIO DI CAPIROSSI - L'ANALISI DI SANDRO DONATO GROSSO
Prepariamoci ad una stagione con tanto spettacolo figlio di protagonisti ritrovati, big e nuove proposte. I tre giorni malesi si chiudono con il record della pista firmato da Jorge Lorenzo, che oggi ha una moto che può esaltare il suo stile di guida...Ed il maiorchino non vede l'ora, dopo un anno di sofferenza, di "leaderare" come dice lui, di strapparsi la camicia tipo l'incredibile Hulk ed iniziare a martellare. "Lo voleva a tutti i costi..." lo punzecchia il compagno di Team Andrea Dovizioso, che ha avuto qualche problema ma ha completato il lavoro al meglio e promuove a pieni voti il lavoro fatto da Dall'Igna sulla nuova Desmosedici, anche se vuole aspettare le prime cinque gare per un giudizio definitivo.
Qualche intoppo lo ha avuto anche Danilo Petrucci con l'altra Ducati 2018 appiedato per un problema al cambio, ma trattasi di problemi di gioventù.
Le sensazioni che arrivano da casa Yamaha sono meno vibranti dei primi due giorni ma ugualmente positive nel bilancio generale, grazie ad un motore che agli alti regimi piace a Valentino Rossi così come a Maverick Vinales (che oggi ha saltato la simulazione gara), ad un telaio che usura meno e meglio le gomme ed anche ai progressi di elettronica dei quali i piloti continuano a parlare.
Unico tarlo un calo di prestazioni a parità di condizioni tecniche tra ieri ed oggi. Un rebus (già successo a Valencia nei test) che devono risolvere i giapponesi, ma la sensazione è che sia poca roba rispetto ad una competitività concreta e ritrovata.
Johann Zarco, in attesa di accogliere Cortese o Aegerter come compagno di Team in casa Yamaha Tech3 (che ha perso Folger), ha alzato bandiera bianca nel tentativo di usare la Yamaha 2017 ed ha riposto le speranze nella moto di due anni fa, a testimonianza che Rossi e Vinales avevano ragione (manco ce ne fosse bisogno).
Se in casa Honda ci sono tante certezze riguardo al nuovo motore (tra il nuovissimo portato qui e quello fatto debuttare nei test di fine anno Marquez e Pedrosa preferiscono la prima versione), mentre qualche dubbio che riguarda il telaio abbinato al nuovo forcellone, ma sostanzialmente il team Campione del Mondo è quasi a posto.
Tra le sorprese del 2018 possiamo pronosticare Rins e Miller, due giovani alla guida della Suzuki e della Ducati Pramac, che pur con caratteristiche diverse (uno sembra uscito da un college di Oxford, l'altro dalle favelas di Rio de Janeiro), il gas lo danno in egual modo. Lo spagnolo aveva un passo gara degno dei primi girando sul piede dei 2 minuti e 5 decimi, mentre l'australiano spigola e fa fare alla Ducati quello che vuole.
Rossi: "Prove positive"
"E' stato un test positivo, anche se oggi mi aspettavo di andare un po' più forte. Abbiamo migliorato il passo con le gomme usate, questo è molto importante. Siamo tutti vicini, ci sono tante moto che vanno forte. Se la gara dovesse essere domani ci sarebbe un gran gruppo, tipo Moto3, ma l'importante è essere lì, la strada è lunga...".
Lorenzo: "Sempre un buon passo"
"Il buon tempo sul giro è una conseguenza di molte cose, ma soprattutto di una buona moto. La cosa importante è che il prototipo va bene e che mi abbia dato buone sensazioni. E' una Ducati migliorata in molte parti, mi fa esprimere al meglio. Abbiamo sicuramente del margine e possiamo migliorare. Non posso che essere soddisfatto, sono stato veloce, ho avuto sempre un buon passo".
I momenti principali della giornata: questi i tempi finali
10.50 Pedrosa: "Test positivi"
"Abbiamo lavorato molto bene in questi tre giorni, rispettando il programma e confrontando le due versioni di motore. Il telaio, invece, di base non è cambiato. Oggi abbiamo messo insieme il meglio degli ultimi giorni, spingendo sia nel singolo giro sia sulla distanza. Sensazioni positive anche per la nuova carena".
10.05 Marquez, nuova carena con le appendici
09.33 Ktm, nuovo design
09.20 Miller soddisfatto
"Mi trovo molto bene con la Ducati, è molto più adatta al mio stile di guida, tanto da voler proseguire a differenza da quanto programmato inizialmente con il team".
09.05 Aggiornamenti su Pol Espargarò
Pol Espargarò è stato l'unico a non girare oggi. Sta facendo fisioterapia alla caviglia dopo l'incidente di ieri alla curva 4. Dovrebbe riuscire a rientrare nei test in programma dal 16 al 18 febbraio Thailandia. "Mi sento fortunato, ho colpito il muro esterno a oltre 250km/h, ho rischiato tanto. Sembra che non ci sia nulla di rotto, ma ovviamente sento dolore".
Il punto a metà giornata
Fa davvero molto caldo in Malesia con l'asfalto che ha toccato i 52 gradi, ma la pista in questi test sta comunque rendendo al meglio. Non è un caso che Jorge Lorenzo abbia fatto registrare il record del tracciato con un super 1'58"’830 nel mattino prima di pensare al long run nel pomeriggio.
Diverso l'approccio di Andrea Dovizioso. che sta compiendo lavoro di comparazione tra forcella con componenti in alluminio e carbonio. Andrea da ha deciso di rinunciare alla simulazione corsa. Entrambi i piloti Ducati sono scivolati nelle prime ore, comunque a bassa velocità e senza conseguenze.
In casa Yamaha ancora buone le impressioni dei piloti su telaio e motore continuando ad usare sempre le ali e con Maverick Vinales che ha fatto una serie di comparative ed pomeriggio farà simulazione, corsa al contrario di Valentino Rossi che non la effettuerà e che è rimasto sul piede dei 2' ma ha ancora gomme nuove a disposizione.
Marc Marquez è il pilota che assieme a Cal Crutchlow ha percorso già più di 50 giri utilizzando la carena standard ed ha un buon passo. Bene anche Dani Pedrosa, vicinissimo al leader Lorenzo. Mentre Franco Morbidelli ha ancora un po' male ad un polso dopo le cadute di ieri, continuano i lavori in casa Aprilia con la RS GP rivista completamente nella distribuzione dei pesi e nell'erogazione del motore. In pista non c’è Pol Espargarò dopo la brutta caduta di ieri a 270 km orari.