MotoGP 2018, ripartono i test in Thailandia: dove eravamo rimasti?

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Antonio Boselli

foto: facebook.com/MotoGP
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La MotoGP torna in pista da venerdì per la seconda sessione di test invernali dal 16 al 18 febbraio, debutto assoluto in Thailandia sulla pista di Buriram che ha già ospitato la Superbike nelle ultime tre stagioni. Speciale Race Anatomy test Thailandia venerdì, sabato e domenica dalle 19.30 su Sky Sport MotoGP HD (canale 208)

TEST THAILANDIA, PRIMA GIORNATA LIVE

MOTOGP, CALENDARIO 2018

La pista di Buriram

Una prova nella prova per le squadre della MotoGP che oltre a continuare lo sviluppo sulle nuove moto, dovranno prendere confidenza con la pista thailandese inaugurata nel 2014. Il tracciato è lungo 4554 metri con 12 curve, 7 a destra e 6 a sinistra, ha un primo settore praticamente identico a quello di Spielberg, super veloce, un secondo settore ancora mediamente veloce, un terzo più guidato dove si fa il tempo, un quarto mediamente veloce. Difficile fare previsioni su chi possa trovarsi meglio, proprio la somiglianza con la pista austrica potrebbe far pensare teoricamente a un vantaggio Ducati, da valutare anche i tanti avvallamenti sull’asfalto che possono dare fastidio.

Yamaha

Test importante per la casa di Iwata, dopo i primi due giorni molto positivi Rossi e Vinales hanno patito nella giornata conclusiva dei test in Malesia. Il telaio di ispirazione 2016 è confermato, la nuova carena alata è stata avvallata dalla Federazione, da deliberare uno dei due nuovi motori anche se entrambe le specifiche hanno convinto i piloti. Il vero problema rimane quel male oscuro che sembra essersi impadronito della M1 dalla passata stagione ovvero le prestazioni che si plafonano senza una ragione apparante. Che sia un problema di elettronica? Di sicuro deve essere ancora sviluppata per stare al passo con Honda e Ducati.

Ducati

I test in Malesia sono stati più che positivi, oltre al tempone di Lorenzo che ha infranto il record di Sepang, tutti gli indicatori confermano che la Gp18 è nata sana. Un’ottima notizia per Lorenzo e Dovizioso che hanno trovato una moto evoluta rispetto alla 2017 anche se le modifiche non sono state piccole, considerando che il motore è stato posizionato più in alto con conseguente abbassamento del serbatoio della benzina e del pilota. Bisogna lavorare sugli assetti per soddisfare due piloti dalle esigenze molto diverse e probabilmente deliberare la nuova aerodinamica che potrebbe debuttare a Buriram.

Honda

Senza dubbio è il miglior avvio stagionale della Honda degli ultimi tre anni. Se due anni fa ci furono non pochi problemi con la centralina elettronica unificata e l’anno scorso con il cambio di filosofia per gli scoppi del motore (da screamer a big bang), quest’anno gli ingegneri giapponesi hanno potuto consolidare la crescita di prestazioni che hanno riscontrato nella seconda parte della passata stagione. In Malesia Pedrosa si è concentrato sui tempi, ottimi, sul giro secco mentre Marquez ha lavorato sul passo gara, ottimo anche in questo caso. Da deliberare il nuovo motore e la nuova carena con le ali.

Ducati Pramac

Da confermare l’ottimo inizio di Petrucci, tirato a lucido da Formula Medicine, con la GP 18 e di Jack Miller con la GP17. Pramac si propone, anche in Thaliandia, come la squadra di seconda fascia con la coppia di piloti più completa.

Yamaha Tech3

Inizio complicato per il team francese, Johann Zarco continuerà i test con la moto del 2016, almeno per quanto riguarda il telaio. Atteso anche il debutto di Hafizh Syahrin, pilota malese che potrebbe sostituire Jonas Folger non solo per i test ma anche per il resto della stagione.

Suzuki

Situazioni diverse nel box della Suzuki, se Alex Rins in Thailandia deve solo continuare l’ottimo debutto in Malesia dove ha fatto registrare il sesto miglior tempo e un ottimo passo nei long run, Andrea Iannone deve riprendere il cammino senza intoppi, come i motori andati arrosto, e senza sbavature. Il motore in versione 2018 sembra buono, così come il telaio.

Aprilia

In attesa del nuovo motore che verrà portato nei test in Qatar, la nuovissima RS-GP18 deve essere ancora sviluppata nei suoi fondamentali. Aleix Espargaro, partito con il setting della GP17, ha subito ingranato, Scott Redding in Thaliandia è chiamato a un cambio di passo.

KTM

Il nuovo telaio, più leggero, sembra aver portato dei vantaggi alla nuova KTM ma come ha rivelato Mika Kallio, sono altri i punti deboli di una moto che nei piani di Mattighofen dovrebbe fare il definitivo salto di qualità. La notizia dell'ultima ora è l'assenza di Pol Espargarò: nonostante l'ottimismo iniziale, il pilota è stato costretto a operarsi per guarire dall'ernia lombare che lo sta condizionando dalla caduta nei test di Sepang. 

Marc VDS

Nessuna nota tecnica di rilievo, da valutare la crescita di Morbidelli che si sta calando sempre più velocemente nella categoria.