Test Moto2. Alex Marquez, colpo di coda a Jerez de la Frontera

MotoGp

Sandro Donato Grosso

Alex Marquez a Jerez (foto da Instagram alexmarquez73)

Il fratello del campione del mondo segna nel finale il record ufficioso della pista per la Moto2. Bagnaia chiude secondo nella lista dei tempi, ma con una simulazione gara superlativa. In Moto3, primo un ottimo Arbolino e quattro italiani che assediano Martin. Foggia primo delle KTM

Un colpo di coda, una scarica d’adrenalina, un segnale che non può essere rispedito al mittente. Chiamatelo come volete, ma il giro secco di Alex Marquez 1:40.926 impressiona davvero (varrebbe come record della Moto2, se non fosse per il fatto che non può essere ufficializzato perché i motori Honda 600cc in questo test non erano punzonati). Al di là di qualche illazione che serpeggiava nel paddock, poco verosimile vista la serietà del Team Marc VDS, Marquez si pone come protagonista della stagione che sta per iniziare assieme alla KTM di Oliveira (che propone interessanti soluzioni tecniche) e alle altre Kalex di Bagnaia, Pasini e Baldassarri. Ma se il tempo di Marquez è sorprendente, le prestazioni di Francesco Bagnaia in questi tre giorni lo sono ancora di più in termini di costanza di rendimento. Oggi il talento dello Sky Racing Team VR46 ha percorso i 24 giri della simulazione corsa con un passo incredibile e una serie di giri veloci nel finale. Bagnaia è consapevole dei propri mezzi, sicuro di sé, maturo: ha tutto per poter lasciare un segno importante nel 2018 prima del grande passo in MotoGP e questi test di Jerez lo hanno fatto capire chiaramente. La risposte definitive arriveranno comunque dalle prove private di Valencia il prossimo 26/27 febbraio, dove dovrà lavorare di fino sulla nuova Kalex. Se Mattia Pasini si riconferma protagonista e Lorenzo Baldassarri pare aver tratto giovamento dal passaggio al team di Sito Pons, anche Luca Marini spunta a ridosso dei primi, visto che la prima presa di contatto con la moto e con il team sono positive. Per la Moto3 i test di Jerez sono stati interlocutori, perché di fatto la Ktm e la Honda hanno portato degli sviluppi, ma altri sono in arrivo. In quest’ottica i giapponesi hanno fatto debuttare un nuovo motore con Martin e Canet, ma al momento qualche dubbio sulla bontà di questo propulsore e sul funzionamento del freno motore permane. Affinamenti necessari in un pre campionato che ci consegna il pilota del Team Gresini Jorge Martin come uomo da battere. L’assalto degli italiani è pero un dato di fatto e torniamo a casa dalla Spagna con quattro dei nostri “azzurri” nei primi cinque. Lì davanti ritroviamo i rinati Tony Arbolino (primo con crono di 1:45.498), Enea Bastianini e Niccoló Antonelli: tre ai quali aver cambiato team evidentemente ha fatto bene. Nello Sky Racing Team VR46 soddisfazione per Dennis Foggia che chiude quarto, a 4 decimi, e primo delle KTM e per Nicolò Bulega nono, a 6 decimi, alle prese con un po’ di dolore al piede e con una preparazione fisica naturalmente da mettere al passo visto i tre mesi di stop.