La Ducati Pramac si presenta: obiettivo vittoria per Danilo Petrucci

MotoGp

Grandi ambizioni per la Ducati Pramac di Danilo Petrucci e Jack Miller. L'italiano, che avrà la stessa Desmosedici Gp 18 di Dovizioso e Lorenzo, punta a fare ancora meglio del 2017. Alle 23 lo speciale su Sky Sport MotoGP HD. ATTENZIONE: Il via del Gran Premio del Qatar cambia orario. La partenza domenica alle 17 in diretta sul Canale 208

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Nello splendido scenario della Sala Olimpo della Manifattura Lamborghini a Sant’Agata Bolognese (Bologna) è andata in scena la presentazione di Alma Pramac Racing che disputerà la stagione 2018 con le Ducati Desmosedici GP affidate a Danilo Petrucci e al nuovo arrivato Jack Miller. I numerosi ospiti, gli sponsor ed i media sono stati accolti da un splendida installazione con le Lamborghini Aventador e Urus e le Ducati Panigale V4 con un generatore di Pramac a formare la bandiera tricolore, illuminata dalle torri faro di Pramac appositamente fatte giungere a Sant’Agata Bolognese per la serata. Dopo gli onori di casa di Stefano Domenicali (Chairman & Ceo Automobili Lamborghini), i presentatori di Sky Sandro Donato Grosso e Davide Camicioli hanno accolto in scena Claudio Domenicali (Ceo Ducati Motor Holding), Paolo Campinoti (CEO Pramac e Alma Pramac Racing Team Principal) e Luigi Scavone (Company Shareholder Gruppo Alma) per poi introdurre i migliori momenti della stagione 2017 con i 4 podi conquistati da Danilo Petrucci.

Nuova Pramac, nuovo Petrucci

Danilo Petrucci può stupire già dal Qatar dove nei test è stato tra i più veloci. In palio non c’è solo la prima vittoria per il team italiano ma anche una svolta clamorosa nella carriera del pilota italiano. È una stagione importante per il team Pramac, mai come quest’anno il team italiano inizia la stagione con la concreta possibilità di vincere il primo Gran Premio della sua storia. Merito del team, della Ducati cresciuta tanto nelle ultime tre stagioni e di Danilo Petrucci mai così competitivo nel test invernali. È stato talmente convincente che si sta seriamente candidando per un posto nel team ufficiale. Non è solo Petrucci a esprimere il suo desiderio di rimanere in Ducati, anche il Direttore Generale Gigi Dall’Igna è stato chiaro “la Pramac è sempre stato un team per far crescere i giovani piloti come Petrucci, vedremo come andranno le prime gare e poi decideremo”. Il riferimento è al rinnovo del contratto di Dovizioso e Lorenzo che non hanno ancora firmato. Una formalità nel caso del pilota italiano, per Lorenzo invece la situazione è più complessa. Da una parte c’è un ingaggio che va ridotto notevolmente, dall’altra c’è una crescita che dopo i test della Tailandia ha subito un netto rallentamento. La sensazione è che se Petrucci nelle prime gare del stagione starà davanti a Lorenzo, in Ducati sarà molto difficile non prendere in considerazione la candidatura del pilota italiano per la prossima stagione

Il film del 2017

Danilo Petrucci ha chiuso il Mondiale 2017 con 124 punti, che hanno proiettato il pilota di Terni all’ottavo posto della classifica piloti. È il miglior risultato nella carriera di Petrucci, che ha sorpreso tutti mostrando eccellenti qualità e una confidenza indispensabile quando si guida una Ducati. Nella stagione 2017 di Petrucci spiccano due secondi posti conquistati in Olanda e a Misano, anche se forse il risultato più emozionante è il terzo posto al Mugello. Un ricordo indelebile nella memoria di Petrucci, che ha condiviso quel podio con Andrea Dovizioso, vincitore in quella domenica speciale per il motociclismo italiano. Nella stagione super di Petrucci c’è anche un terzo posto in Giappone. Stagione diametralmente opposto per Scott Redding. Il pilota britannico ha concluso una stagione al di sotto delle proprie aspettative. Non a casa Redding a fine stagione lascia la Pramac per trasferirsi all’Aprilia. Redding ha chiuso la stagione 2017 al 14° posto della classifica piloti con 64 punti. Il suo miglior risultato è il 7° posto nel GP inaugurale in Qatar, ma la storia d’amore con la Pramac non decolla mai realmente a fine stagione arriva il divorzio. Al suo posto è arrivato Jack Miller, che ha chiuso la stagione 2017 all’undicesimo posto con 82 punti. 

Sulla scena si sono poi alternati Luigi Dall’Igna (Direttore Generale Ducati Corse), Paolo Ciabatti (Direttore Sportivo Ducati Corse) e Francesco Guidotti (Team Manager Alma Pramac Racing) che hanno presentato la stagione 2018 di MotoGP prima dell’unveil della Ducati Desmosedici GP di Alma Pramac Racing che ha fatto un ingresso spettacolare insieme ai piloti: il confermatissimo Danilo Petrucci e la new-entry Jack Miller.

Danilo Petrucci, il ducatista perfetto

"Sono molto felice di correre un altro anno con Pramac Racing. Sono il pilota che ha corso di più con questi colori e ne vado fiero. Abbiamo fatto sempre grandi cose fin da quando sono arrivato nel 2015. Questa sarà la stagione più importante. Ho una moto ufficiale, ho grandi aspettative e con un anno di esperienza in più cercherò di fare meglio della passata stagione".

Danilo Petrucci, per molti appassionati dell’universo ducatista, racchiude in sé molte di quelle caratteristiche base che idealmente dovrebbe avere un pilota Ducati. Danilo ama spingere sul gas, andando anche oltre i limiti che il suo cervello e il suo corpo gli imporrebbero. Già, perché tra tutti i piloti del circus probabilmente Petrucci è uno di quelli che lavora di più per abbinare il proprio fisico alla moto. Il pilota di Terni, classe 1990, non ha mai nascosto di essere una buona forchetta. Oltre a lottare con gli avversari in pista, si impegna tutti i giorni per restare in linea. I risultati parlano per lui. Nella passata stagione è stato uno dei piloti che ha fatto registrare una maggiore crescita: ha chiuso il Mondiale 2016 al 14° posto con 75 punti, mentre nel Mondiale 2017 ha raccolto 124 punti (quasi il doppio dell’anno precedente) piazzandosi 8° nella classifica piloti. Petrucci è un ragazzo semplice, alla mano. I tifosi Pramac amano la sua umiltà, che diventa grinta una volta entrato in pista. Chi lo conosce bene assicura che è anche uno dei personaggi più simpatici del paddock. Il Mondiale 2018 sarà la quarta stagione di Danilo alla Pramac. Nella sua testa adesso ci sono due sogni: vincere il suo primo GP e magari riuscire a ricevere una “promozione” nel team Ducati ufficiale. È chiaro che, al momento, la presenza di due “top driver” come Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo possa sembrare uno scoglio invalicabile per le ambizioni di Danilo, ma Petrux è un pilota che non si arrende facilmente. In Qatar, nei test pre-stagionali, Petrucci è caduto. Proprio le cadute sono uno degli aspetti che Danilo dovrà limare in vista del prossimo Mondiale: “Volevo concludere i test senza cadere, ma non ci sono riuscito. In compenso il passo gara è molto buono, siamo veloci e abbiamo anche una buona costanza, sono soddisfatto”. E sul suo futuro ha aggiunto: “Voglio rimanere in Ducati, per me non è solo una fabbrica, è una famiglia fatta dalle persone con cui sono cresciuto. Ho iniziato come collaudatore della Superstock e ora guido una loro moto in MotoGP. Il mio obiettivo è passare al team ufficiale, so che la concorrenza è alta e che dovrò fare meglio di quanto fatto finora, ma il mio obiettivo è quello".

Jack Miller, il pilota del futuro

"Sono arrivato nel team con grande entusiasmo. Il countdown è ormai agli sgoccioli e questa è la settimana del primo GP della stagione. Per questo sono molto eccitato e motivato. Fino a questo momento abbiamo fatto un gran lavoro nei test e non vedo l’ora di volare in Qatar per correre domenica. Ho grandi aspettative per questa nuova avventura con Alma Pramac Racing".

Jack Miller ha preso il posto di Scott Redding alla Pramac. Un passaggio di consegne che ha portato in Pramac un pilota in grande crescita. Il 23enne australiano, che arriva da due anni al team Marc VDS (Honda), è nettamente migliorato nell’ultima stagione. Miller ha chiuso il 2016 al 18° posto con 57 punti. Appena un anno dopo, ha concluso il Mondiale 2017 all’11° posto con 82 punti. Un balzo notevole, frutto di diversi buoni risultati in pista: spiccano il 6° posto in Olanda e il 6° posto a Misano. Purtroppo la stagione di Miller è stata condizionata da tre ritiri e dalla rinuncia al GP del Giappone a causa di un infortunio (frattura a tibia e perone della gamba destra rimediata in allenamento). Altrimenti il suo posizionamento nella classifica piloti sarebbe potuta essere anche più alta. Il Mondiale 2018 è l’occasione perfetta per dimostrare il suo valore. A patto che l’australiano riesca a limitare le cadute. Purtroppo i test pre-stagionali hanno detto che su questo aspetto Miller deve ancora migliorare, come spiega lui stesso: “Le prime due cadute sono state causate dalla poca conoscenza della moto, quella in Qatar invece è stata strana, non me l’aspettavo. Comunque siamo veloci, ho sensazioni positive. La moto mi piace molto, ho migliorato il mio tempo giro dopo giro, sono pronto a combattere”. Vista la sua giovane età, è facile immaginare che la Pramac voglia investire tanto su di lui.