Morte Ivano Beggio, Biaggi: "E' stato parte della mia vita". Beltramo: "Un innovatore"

MotoGp

Nella giornata di martedì 13 marzo si è spento Ivano Beggio, storico patron dell’Aprilia. L’aveva trasformata da un’azienda di biciclette ad una grande casa motoristica. Ecco alcune reazioni dal mondo dei motori tra cui quelle di Max Biaggi e Paolo Beltramo

Il mondo delle moto piange la scomparsa di Ivano Beggio, che nehli anni 80 e 90 aveva potrato Aprilia ai vertici del motorsport. Tra i primi a parlare Max Biaggi uno dei talenti scoperti da Beggio.

Max Biaggi: “Ivano Beggio è stato parte della mia vita sportiva, una specie di padre nel racing. Mi ha dato fiducia e una moto competitiva quando, dopo l’europeo vinto sempre su Aprilia, ero poco più che un ragazzino. La sua fu una scelta coraggiosa ma anche intelligente. E sono questi due aspetti che ricordo con più chiarezza di Ivano, il saper mettere tanta passione a servizio delle sue capacità, così da trovare sempre la forza e le energie per un passo in più. Anche da questo sono arrivate le mie tante vittorie con Aprilia”.

Roberto Colaninno (Presidente e amministratore delegato di Piaggio): “Ivano Beggio ha saputo unire alla competenza e al coraggio dell’imprenditore la creatività e la passione genuina per la moto. È stato un visionario anzitempo, e la combinazione straordinaria di questi fattori gli ha permesso di creare, praticamente dal nulla, una delle più belle storie dell’industria motociclistica italiana, dando vita a un sogno. Continuare a far correre e crescere il marchio Aprilia nel mondo è il modo migliore per onorarne il ricordo.”

Romano Albesiano, (Responsabile di Aprilia Racing): “Bisogna pensare ai campioni che Aprilia ha fatto crescere, alle vittorie che ha collezionato, per capire l’importanza del progetto di Ivano Beggio. Pensare di sfidare in pista i Giapponesi, andare a misurarsi contro i costruttori più grandi partendo da zero e alla fine vincere significa mettere insieme testa e cuore. Grandi capacità manageriali e tanto amore per il nostro mondo”.

Paolo Beltramo: “Ivano Beggio è stato un innovatore: tecnico, estetico e imprenditoriale. Tecnico: le sue moto andavano forte, fortissimo. L’Aprilia è, con 38 mondiali, la casa europea più vincente dalla storia del motomondiale, con grandi vittorie in 125cc e 250cc. Estetico: le sue moto erano sempre riconoscibili. Riuscì a creare un’icona con lo Scarabeo utilizzando sulle livree delle moto da strada colori inusuali. In poche parole l’Aprilia si faceva riconoscere. Indimenticabile la Motò disegnata da Philippe Stark. Imprenditoriale: negli anni 90’ l’azienda che prima del suo avvento produceva biciclette fatturava 1300 miliardi di lire ed avrebbe avuto la potenzialità per comprare Piaggio (al tempo in crisi).
Beggio creò un sogno di corse partendo da nulla, scoprì campioni italiani come Rossi, Biaggi, Gramigni, Capirossi, Reggiani e Locatelli, ma cosa più importante li fece vincere.