MotoGP, Dovizioso: "Sogno il Mondiale e un altro figlio"

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Andrea Dovizioso insieme alla compagna Alessandra Rossi (foto LaPresse)

Il secondo posto nel Mondiale 2017 non ha cambiato Dovizioso. Il pilota resta un ragazzo normale, anche se per lui "normalità significa avere i piedi per terra ed essere umile". Andrea esprime i suoi desideri per il futuro e racconta come la sua carriera sia cambiata proprio con l'arrivo di Lorenzo in Ducati: "Puntavano su di lui e non credevano in me: l'ho presa come una sfida"

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Umiltà e velocità. È questa la vita in rima di Andrea Dovizioso. È questa la filosofia del pilota più lontano che ci sia dallo stereotipo del centauro tutto sballo e sregolatezza. Il pilota della Ducati ha fatto del suo stile di vita anche uno stile di guida: "Bisogna conoscere bene i piloti. Da fuori io posso apparire più normale. Ma questa normalità per me significa avere i piedi per terra ed essere umile", racconta DesmoDovi, che allarga questa sua filosofia anche agli altri sportivi: "Sembra un concetto banale, ma non è per niente banale nello sport restare umili quando arrivi a certi livelli, soprattutto nel motomondiale". Dovizioso però ci tiene a fare i fatti. Non solo in pista, dove ha vinto la prima gara della stagione in Qatar. Il pilota della Ducati vuole dare l’esempio anche fuori dal motomondiale, nella vita quotidiana, per diventare un riferimento dei tanti giovani fan che seguono il motomondiale: "C’è un errore che fanno tantissimi piloti. Non capiscono questo principio: io nel 2017 sono arrivato secondo nel Mondiale MotoGP dietro a Marquez, ma non sono diverso da te per questo risultato. Io non sono diverso da te proprio in niente. Io ho ottenuto questo risultato, ho fatto qualcosa di speciale in questo sport, ma resto comunque una persona normale come te. Invece i piloti, o altri personaggi di sport che diventano famosi, si sentono più importanti. Ma non è affatto vero. Questa non è la realtà. Fa una grande differenza se ragioni così o meno. Se un pilota ragiona in modo diverso allora può restare con i piedi per terra, riesce a essere umile. E quindi, a prescindere da quello che succede, reagisce sempre lavorando bene. I miei sogni? Diventare papà per la seconda volta e vincere il Mondiale".

Dovizioso: "Lorenzo in Ducati? Per me è una sfida"

Uno degli snodi cruciali della carriera di Dovizioso è stato l’arrivo di Jorge Lorenzo in Ducati. Avere un compagno di team così importante poteva rischiare di mettere Andrea in secondo piano, e invece DesmoDovi è stato bravo a trarre il meglio da questa situazione, come spiega lui stesso: "L’inizio dell’avventura di Lorenzo in Ducati è stato positivo per me, perché l’ho presa come una sfida. È chiaro che Ducati puntava su di lui e non credeva tanto in me. Però la forza mia e del mio gruppo è stata non dare importanza a questa cosa. Non avevo dubbi che Ducati mettesse me e Lorenzo sullo stesso piano a livello tecnico, questa era l’unica cosa che mi interessava. In una situazione del genere ti puoi comportare in due modi diversi. Incazzarti e metterti contro, alzare la voce e attaccare. Oppure non dare importanza a queste cose, lavorare su sé stessi e provare a dare il massimo. Non sono un pilota che cerca, anche se posso, di creare problemi. Io cerco di evitare i problemi".