È successo di tutto a Termas de Rio Hondo, protagonista (in negativo) Marquez: dopo essere stato penalizzato per varie manovre a rischio, a quattro giri dalla fine sperona anche la Yamaha di Rossi, che finisce a terra e chiuderà poi la gara 19°. Vale: "Marquez distrugge il nostro sport", la replica di Marc: "Tutti ci ricordiamo com'era a 25 anni". Dovizioso: "Marquez ha fatto tutto ciò che non doveva fare", Jarvis: "Inaccettabile"
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MARQUEZ-ROSSI, GUIDO MEDA RICOSTRUISCE IL DUELLO
VALENTINO ROSSI: "MARQUEZ E' PERICOLOSO, CON LUI IN PISTA HO PAURA"
Dall'inizio alla fine tra i protagonisti del GP d'Argentina, seconda tappa del Motomondiale, spicca Marc Marquez. Non perchè abbia vinto, ma perchè in gara ha fatto praticamente di tutto. Anzi, non solo durante il GP ma ancora prima della partenza: la sua Honda si è spenta, lui ha cercato di farla ripartire invece di spostarsi in pit-lane, è andato contromano per tornare sulla sua casella in griglia e questo gli è costato la prima penalità. Se ne è procurato una seconda con il contatto su Aleix Espargarò, ma il massimo sul circuito di Termas de Rio Hondo Marquez lo ha fatto con Rossi. Nel pieno della sua rimonta "furiosa", a quattro giri dal termine, lo spagnolo ha messo nel mirino il Dottore finendo per buttarlo a terra alla curva 13 con un'entrata scomposta, che la direzione gara ha sanzionato con una penalità di 30 secondi per "guida irresponsabile". E' un altro capitolo della loro rivalità esplosa nel 2015 nel GP della Malesia, quando un contatto tra i due fece perdere l'equilibrio a Marquez e costò il Mondiale al pilota italiano.
Rossi: "Marquez distrugge il nostro sport"
"È una situazione molto pericolosa. Qualcuno deve fare qualcosa, Marquez non ha nessun rispetto per gli avversari. Se guardiamo solo la gara di oggi è andato contro 4-5 piloti diversi. Ormai ti punta la gamba e sa che se ti prende lui non cade, spera che cadi te… Lui corre così.
Se prendiamo tutto ciò che è successo sono cose che possono accadere in gara. Il problema è che lui è recidivo, corre così con tutti. Se guardiamo solo le prime due gare di quest'anno al primo GP ha preso Zarco, questo weekend già da venerdì ha cominciato a fare il matto su Vinales, poi sabato lo ha fatto con me, poi con Dovizioso, poi in gara.
Anche in partenza se n'è fregato, è andato contromano e non può farlo. Le regole sono uguali per tutti. Dopo la partenza è venuto su come un matto, andando a sbattere con Espargarò, Rabat, poi con me… Per fortuna non mi sono fatto niente, ma è pericoloso, io ho paura a stare in pista con lui. Non mi sento tutelato dalla Race Direction. Fa quello che vuole con tutti, apposta. A me tratta anche peggio, come nel 2015 quando mi ha fatto perdere il Mondiale apposta. Io mi aspetto che la Race Direction faccia qualcosa, ha una responsabilità, perché se gli permettono di fare così lo faranno anche gli altri. E allora finisce che restiamo in 5 griglia...
Lui ti viene a chiedere scusa davanti alle telecamere, ma non è sincero. Spero che mi stia lontano e non mi guardi più in faccia, perché quando viene a chiedere scusa è una presa per il culo".
Marquez: "Tutti ci ricordiamo com'era Rossi a 25 anni"
"L'accusa di Rossi? Tutti ci ricordiamo com'era a 25 anni. Non ho mirato nessuno. Ho fatto un errore, ma assolutamente involontario, in un punto nel quale hanno sbagliato anche Zarco e Petrucci. Le condizioni della pista in quel punto erano critiche, ho preso una riga d'acqua, si è chiuso lo sterzo ed è successo quello che è successo. Mi sono subito scusato e l'ho fatto anche dopo al box: lui non le ha accettate, rispetto la sua scelta. L'errore l'ho commesso con Aleix Espargarò, quando sono tornato in pista e l'ho toccato dopo il ride through. Non ho mai fatto apposta a buttare giù un rivale. Il contatto con Rossi c'è stato, ma come c'è stato con altri. E' stata una domenica difficile per me, già alla partenza si è spento il motore e non sappiamo ancora il perché. Ho ripreso la moto e qui c'è stato il casino: ho chiesto cosa dovessi fare ai Commissari, uno mi ha fatto cenno con il dito, l'altro è andato via e ho capito di dover ripartire dov'ero. Mi è arrivato il primo ride through e non l'ho capito, mi è sembrato esagerato. Da lì in avanti ho dato il mio 100%".
Marquez al box Yamaha a fine gara
Al termine del GP Marquez si è presentato al box Yamaha per chiarire quanto successo con Valentino, accompagnato dal padre e dal manager Emilio Alzamora, ma è stato respinto da Alessio Salucci che gli ha intimato "Non venire qui!". Così lo spagnolo ha girato le spalle e se n'è andato.
Le reazioni
Dovizioso: "Marc ha fatto tutto ciò che non doveva fare"
"Ha commesso tanti errori in gara, di tutti i tipi, ha fatto tutto quello che non doveva fare. Credo che farà fatica a uscire dal paddock, gli argentini sono molto focosi...".
Galbusera, capotecnico Rossi: "Marquez è fatto così..."
"È Marquez, è così, in gara chiude l'interruttore e si lascia trasportare dalla foga. Lo sappiamo, è così. Bastava che aspettasse mezza curva e lo passava facilmente", le prime parole dal box Yamaha di Galbusera, capotecnico Rossi.
Jarvis, Team Director Yamaha: "Comportamento inaccettabile"
"La condotta di Marquez è inaccettabile, prima con Aleix Espargarò e poi con Valentino, che ha rischiato di ferirsi ed ha perso tanti punti. Siamo andati alla direzione gara per chiarire la nostra posizione. C'è comprensione, ma devono decidere se fare qualche cosa di più o no. Ora Rossi ha paura di Marquez, lui è entrato al nostro box per scusarsi ma non era il momento per farlo".
A. Espargarò: "Perché non sanzionare anche Petrucci quando mi ha colpito? Forse perchè non lotta per il titolo?"
"Giusto sanzionare Marquez per quello che ha fatto. Però Petrucci mi ha colpito ancora più forte e non viene sanzionato. Forse perchè non sta lottando per il titolo? Abbiamo mille telecamere ma non serve a nulla... Questo non va bene".
La gara furiosa di Marquez: tre penalizzazioni in 22 giri
La partenza
La Honda di Marquez si spegne proprio a ridosso del semaforo verde. Stando al regolamento dovrebbe essere spostato in pit-lane ma lo spagnolo si fa spingere, riaccende la sua moto e si posiziona nella sesta casella conquistata in qualifica. Al 6° giro viene punito con il ride through: deve effettuare un nuovo passaggio in corsia box. Quando rientra in pista è 19°.
Il contatto con A. Espargarò
Marquez si lancia come una furia, ma al 9° giro alla curva 13 entra su Aleix Espargarò (18°) spingendolo fuori. Viene sanzionato per la seconda volta dalla direzione gara: deve cedere la posizione.
L'incidente con Rossi
Mancano 4 giri al termine del GP di Argentina: sempre alla curva 13 Marquez centra Rossi facendolo cadere. E arriva la penalizzazione di 30 secondi per "guida irresponsabile". Valentino chiude la gara al 19° posto, mentre Marquez viene retrocesso dal 5° alla 18° posto. A fine gara lo spagnolo tenta di scusarsi con Vale, ma viene respinto ai box della Yamaha.