MotoGP, Valentino Rossi e Maverick Vinales intervistati dal figlio di Colin Edwards

MotoGp
Hayes Edwards, figlio di Colin, intervista Valentino Rossi e Maverick Vinales

Rossi e Vinales hanno rilasciato una simpatica intervista a Hayes Edwards, figlio dell'ex pilota Colin. Valentino spiega perché ha scelto il numero 46 e perché in Italia lo chiamano il "Dottore", mentre Vinales immagina la sua vita senza motociclismo

Il GP di Spagna è in diretta esclusiva su Sky Sport MotoGP HD (canale 208): gara di MotoGP domenica alle 14.00

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Hayes Edwards, figlio dell'ex campione della MotoGP e due volte vincitore del Mondiale Superbike, Colin Edwards, ha intervistato i due piloti della MotoGP, Maverick Vinales e Valentino Rossi. Un’intervista molto interessante, svolta con la curiosità di un bambino, ma allo stesso tempo con la professionalità di un futuro cronista.

Intervista a Valentino rossi

- Ricordi la tua prima volta in moto?

Sì, ricordo che ero con mio padre Graziano, vivevamo in una casa vicino Tavullia, mio papà mi prese e mi mise su una moto.

- Perché ti chiamano il "Dottore"?

In Italia quando sei particolarmente bravo a fare qualcosa, la gente ti definisce un “Dottore” in quell’attività. Qualcosa di serio, di alto livello, è un modo di dire scherzoso.

- Perché hai scelto il numero 46?

Ho scelto il 46 perché nel 1979, quando sono nato, mio padre Graziano correva nella 250 e usava il numero 46.

- Come è stato correre con mio padre Colin?

È stato fantastico correre con tuo papà, le nostre carriere si sono incrociate in molti momenti, ma l’episodio che ricordo di più è a Suzuka. Prima di allora non conoscevo Colin perché correva in Superbike, ma da quel momento siamo diventati veri amici. Mi ha insegnato molti trucchi a Suzuka.

Intervista a Maverick Vinales

- Quando diventerò grande mi piacerebbe essere forte come mio papà. Avevi anche tu lo stesso sogno?

Anche io sognavo di diventare un pilota, ma mio padre non era veloce come tuo papà.

- Ricordi la tua prima volta in moto?

Non la ricordo esattamente, ma ricordo bene alcune mie foto molto divertenti di quando ero piccolo, avevo un casco con dei cavalli disegnati.

- Come sarebbe la tua vita senza motociclismo?

Non riesco a pensare alla mia vita senza moto, sicuramente sarei stato comunque uno sportivo, mi piacciono tanti sport come correre, andare in bici, giocare a calcio, ma non riesco davvero a immaginare la mia vita senza moto.