Super carambola da paura alla curva 6 a 8 giri dal termine del GP della Spagna: in un solo colpo vanno fuori le due Ducati e la Honda di Dani Pedrosa. Nessuna conseguenza per i piloti coinvolti. Qui la ricostruzione e tutti i commenti dei protagonisti
Non perdere l'appuntamento con Reparto Corse, ogni martedì su Sky Sport 24 (canale 200) alle 14:30 e alle 21:45
Finale di gara col botto a Jerez de la Frontera. Il GP di Spagna mette fuori causa in un solo colpo le due Ducati ufficiali ma anche la Honda di Dani Pedrosa. Una super carambola alla curva 6 a 8 giri dal termine. Ma cosa è successo esattamente? Il doppio "strike" - la dinamica ricorda proprio questo colpo del bowling - comincia da una staccata decisa di Andrea Dovizioso, che va un po' lungo nel tentativo di passare Jorge Lorenzo. Anche l'altra Ducati dello spagnolo va lunga nel tentativo di difesa, con Jorge che cerca di recuperare la traiettoria giusta e prende in pieno il connazionale Pedrosa. Non c'è dolo in questa azione di Lorenzo, l'errore sì e forse è figlio di tensioni che il pubblico non percepisce ma che si trascinano da un po' al box del team di Borgo Panigale. Cosa che però, nell'immediato dopo gara, Dovizioso ha smentito. Tornando alla fase finale del crash, il volo di Dani è impressionante, ma fortunatamente non ci sono state conseguenze per nessuno dei tre piloti. Tutti a terra e gara finita per loro.
La versione di Dovi
"Stavamo facendo tutto in modo perfetto, non ci voleva - ha detto Andrea Dovizioso -. Da un lato prendiamo il lato positivo, perché andare così forte a Jerez e giocarci la gara è bello. Il problema è che tutti e due (Lorenzo e Pedrosa, ndr) erano al limite e hanno fatto una manovra sì da gara, ma quando sai che sei in tre bisognerebbe preoccuparsi anche degli altri. Dani è entrato molto veloce all'interno, lui ha la colpa più grossa, Jorge era un po' largo. Mi scoccia un bel po'. Situazioni di gara in cui si cade ce ne sono tante, ma in questo caso erano entrambi al limite in curva. Non punto il dito su nessuno, però dispiace".
Lorenzo e la sfortuna
"Peccato, un'autentica sfortuna per quelli che considero con me i piloti più 'puliti' della griglia. Quelli che quasi mai si mettono in azioni del genere - ha invece spiegato Jorge Lorenzo - . Sfortuna soprattutto per Dovizioso che lotta per il Mondiale e se avesse finito la gara sarebbe ancora in testa al Mondiale. Io ho pochi punti, e oggi volevo andare il più forte possibile per andare sul podio. Mi resta la velocità e la determinazione avuta dopo la prima curva. Il resto è un vero dispiacere".
Pedrosa: "Non è stato un semplice incidente di gara"
"Mi dispiace finire una gara così, non sono mai stato coinvolto in passato in un triplo incidente. Stavamo facendo tutti e tre una gara bellissima, è stato un peccato non concluderla. Facevo fatica in accelerazione, non potevo seguire le Ducati in rettilineo: ero distante in staccata e non potevo sorpassare. Sono rimasto dietro Dovizioso e Lorenzo, ma credevo di avere un passo migliore guidando da solo. Sono rimasto dietro aspettando un loro errore. Dovizioso e Lorenzo sono andati un po' lunghi, io ho preso la linea interna, quella giusta: in un attimo ero già per aria. Ho incrociato la mia traiettoria con quella di Jorge e siamo caduti tutti. Mi dispiace per Andrea perché i punti per il Mondiale sono molto importanti. La direzione di gara ha detto che è stato solo un incidente, per me non è così. I piloti coinvolti sono forse i tre più corretti, però loro volevano che facessi un reclamo contro Jorge in caso di disaccordo. Non volevo fosse penalizzato, ma solo che capissero che non si trattava di un semplice incidente di gara, perché quando vai lungo devi guardare se stanno arrivando altri piloti prima di chiudere la curva". Così ha raccontato e spiegato l'episodio Dani Pedrosa.
Rossi: "Concorso di colpa"
Dell'incidente ha parlato anche Valentino Rossi, quinto a Jerez: "Secondo me è stato un concorso di colpa tra Lorenzo e Pedrosa. Lorenzo, però, non poteva vedere Dani ed è stato ottimista a tornare. Ma anche Pedrosa non ha considerato il rientro di Jorge. Diciamo che quando succedono queste cose, ci può essere un po' la colpa di tutti e due".
Iannone: "Io a cannone?"
"Ho visto l'incidente quando erano ancora un a terra, ho visto Dovizioso e Lorenzo che sbraitavano. Non lo so, quando succedono queste cose dispiace - ha commentato Andrea Iannone, pilota Suzuki -. Ma voglio dire una cosa...che quando le fa Iannone è 'Iannone a cannone'. Ma quando corri in MotoGP, quando corri a 300 all'ora come noi e vai al limite in ogni giro, ogni tanto può succedere. Purtroppo quando si fa questo sport può capitare a chiunque. Non è Iannone o Marquez o non so chi, può succedere a quando si è al limite, in tutti i giri e in tutte le curve. Quindi bisogna stare attenti, anche se succede a tutti e non solo a Iannone. Ci tenevo a precisarlo".
Commenti dal box Ducati
"Jorge ha incrociato la traiettoria, non rendendosi conto che Pedrosa si era infilato. Difficile giudicare a caldo cosa sia successo e fare una valutazione - ha detto il team manager della Ducati, Davide Tardozzi - ma a quelle velocità, facendo degli incroci e non sapendo dove l'avversario può essere, può capitare. Peccato, poteva essere un doppio podio per noi". Più o meno dello stesso avviso il direttore generale Gigi Dall'Igna: "Dovizoso-Lorenzo? Se non ci fosse stato Pedrosa lì, non sarebbe successo nulla. Bisogna guardare meglio le immagini per capire, stiamo valutando e preferisco ragionare prima di parlare. Sportivamente non posso essere contento del risultato, ma ci stavamo giocando la gara. Considerando che Jerez non è una pista preferita da noi, lo considero un buon auspicio per il futuro. Dimostra che il passo avanti fatto in inverno è reale. Poi, però, portiamo due 'zeri' a casa e questo fa male. Dovi aveva il passo per starci assieme a Marquez, importante in ottica Mondiale".