MotoGP, GP Italia. Da Rossi alla Ducati, tutti i numeri del Mugello

MotoGp

Michele Merlino

Valentino Rossi (foto getty)

Al via la 33esima edizione del GP d’Italia sul Circuito del Mugello. Numeri, statistiche e curiosità dei top rider della MotoGP e delle case impegnate nel Mondiale

IL SIPARIETTO TRA ROSSI E LORENZO

L'ORDINE DI ARRIVO AL MUGELLO

LA CLASSIFICA - IL CALENDARIO

Questo sarà il 33° GP della top-class che si disputa al Mugello. La prima gara qui si corse nel 1976 (GP delle Nazioni) e fu il grande Barry Sheene a trionfare in una giornata tutta Suzuki (le prime 9 moto al traguardo furono tutte della casa di Hamamatsu). 

È Honda, però, la regina delle statistiche con 16 vittorie e 31 podi nella top-class. L’ultimo successo è datato 2014 con l’hat-trick di Marquez, che l’anno successivo siglò il suo peggior piazzamento in griglia in carriera: 13esimo. Quella rimane, ancora oggi, l’unica volta in cui ha fallito la top-10 in griglia in 95 GP di MotoGP. Quell’anno cadde in gara e, proprio come nel 2013, lo fece dopo aver stabilito il giro più veloce. Il suo compagno di team, Dani Pedrosa ha vinto qui solo nel 2010 firmando un Gran Chelem (un termine che adottiamo dalla Formula 1 per riassumere: pole, vittoria, giro veloce e tutta la gara in testa). Lo spagnolo dell’HRC è abbonato al quarto posto al Mugello: 4 in MotoGP ed uno nelle classi minori.

Seconda nei “numeri” del circuito è la Yamaha con 12 vittorie (10 di Lorenzo e Rossi, equamente divise). La casa di Iwata ad oggi non vince da 15 GP e per trovare un digiuno più lungo bisogna andare alle ultime due gare del 2002 e le 16 del 2003 (18 totali). Una contraddizione con le qualifiche, perché le moto di RossiVinales e Zarco, occupano almeno una posizione in prima fila da 12 gare consecutive (sequenza iniziata a Silverstone 2017).

L’ultimo successo delle M1 sul circuito del Mugello è del 2016 con Lorenzo, che da quinto in griglia andò subito in testa. A quel punto ci fu una bagarre memorabile con Marquez. Il maiorchino riuscì ad avere la meglio in volata per soli 13 millesimi.

Rossi è dominatore e recordman nelle statistiche del circuito toscano con 7 vittorie in top-class (in sequenza dal 2002 al 2008), e 10 podi. Un’ottava vittoria lo porterebbe ai livelli di sé stesso ad Assen e di Giacomo Agostini a Spa, ma non sarebbe comunque un record visto che “Ago” vinse 10 volte a Imatra.

La Ducati ha vinto due volte al Mugello: con Stoner nel 2009 e Dovizioso nel 2017. I podi totali sono 10 e nelle ultime tre edizioni almeno una Rossa si è classificata tra le prime 3. Per Dovizioso arrivò qui, lo scorso anno, la prima delle 6 vittorie del 2017, unico successo al Mugello in 17 gare corse in tutte le classi per il forlivese. Jorge Lorenzo torna in una pista amica, dove ha vinto ben 6 volte: 5 in top-class con la Yamaha e una nel 2006 in 250cc; questo fa del Mugello la pista più vincente per “Por Fuera” insieme a Le Mans. Per 8 anni consecutivi (dal 2009 al 2016) ha terminato la gara del Mugello solo in prima o seconda posizione e in quattro occasioni (2012, 2013, 2015, 2016) ha condotto la gara dall’inizio alla fine. Nel 2017, al suo primo GP d’Italia con la Ducati, Lorenzo si classificò ottavo, peggior risultato –limitatamente al Mugello- della sua carriera, insieme alla caduta del 2008.

Tre anni da rivivere

2017 - Viñales mantiene la testa nei primi giri davanti a Dovizioso, Rossi e Petrucci, ma non riesce a scrollarseli di dosso. A 10 giri dalla fine, Dovizioso riesce a passare Viñales, lasciandolo alle prese con Petrucci, che a sua volta lo passa per la seconda posizione. Il gruppo di testa rimane compatto fino a quattro giri dalla fine, quando Dovizioso riesce a scavare un piccolo margine e Viñales si riprende la seconda posizione da Petrucci. Nonostante una serie di giri veloci, Viñales non riesce a raggiungere Dovizioso, che vince davanti al pilota Yamaha, con Petrucci a completare il podio.
Giornata tutta italiana con Mattia Pasini vincitore in Moto2 e Andrea Migno in Moto3.

2016 - Le speranze di Rossi di vincere dalla pole il GP di casa svaniscono dopo pochi giri: mentre è secondo, vicino a Lorenzo, il motore della sua Yamaha esplode: questo guasto sarà uno dei grandi rammarichi di Valentino nella sua corsa al titolo. Lorenzo viene quindi raggiunto da Marquez, che rimane nella sua scia fino all’ultimo giro, quando lo passa e sembra in grado di contenere i contrattacchi di Jorge. Marquez esce dall’ultima curva al comando, ma non è sufficiente: Lorenzo gli prende la scia e lo sopravanza sul traguardo si soli 19 millesimi.

2015 - Gara senza storia: Lorenzo dal secondo posto in griglia va in testa al primo giro e sparisce. Lo rivedono al traguardo. Vittoria metronomica, Lorenzo dichiara: “ero l’unico a compiere diversi giri sull’1’47, quindi guadagnavo 6-7 decimi al giro, la chiave per vincere la gara”.