MotoGP Catalunya, Yamaha sulla pista giusta per tornare a vincere

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Michele Merlino

Valentino Rossi (foto getty)

Rossi e la Yamaha detengono tutti i record del circuito di Barcellona. L’ultima vittoria della coppia nel mondiale risale ad Assen 2017, una striscia troppo lunga per entrambi. Lo scorso anno problemi di gestione gomme limitarono pesantemente i piloti di Iwata, quest’anno asfalto nuovo e test potrebbero aver cambiato lo scenario

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27° GP della top-class che si disputa al Circuito di Catalunya, il primo si svolse nel 1992 (un anno dopo la Formula 1) e da allora si è sempre corso a Montmeló. Solo Jerez (dal 1987), Mugello (dal 1991) ed Assen (dal 1949) hanno una presenza continuativa più lunga al momento.

La Yamaha è il team più vincente qui con 12 successi, ma la casa di Iwata è reduce dalla prima edizione senza podi dal 2003. Lo scorso anno la difficoltà nella gestione degli pneumatici fu evidente. Barcellona resta comunque storicamente un terreno difficile per chi non è in sella ad una Yamaha o una Honda: nelle ultime 7 edizioni solo un podio non è andato a queste due case, la vittoria di Dovizioso dell’anno scorso. L’ultimo weekend al Catalunya senza un vincitore spagnolo nelle tre classi è il 2002 (monopolio tricolore con Rossi, Melandri e Poggiali). Sono 10 le vittorie a 9 per gli italiani sui padroni di casa: l’ultimo vincitore a non appartenere a queste due nazioni fu Stoner nel 2011.  

Yamaha, serve una vittoria

La Yamaha è la casa più vittoriosa al Catalunya con 12 successi contro i 10 della Honda. L’anno scorso le moto di Iwata fallirono qui un arrivo a podio per la prima volta dal 2003: il miglior pilota Yamaha al traguardo fu Zarco, 5°. In crisi gli ufficiali Rossi e Vinales, 8° e 10° (problemi di gomme), dietro anche a Folger (6°). Un secondo anno senza podi al Catalunya riporterebbe al periodo 1995-1997, quando fallirono il podio in tre anni consecutivi qui.

Il secondo e terzo posto nella classifica del mondiale con Rossi e Vinales solo apparentemente possono nascondere le difficoltà di Yamaha. Il digiuno di vittorie è di 16 gare consecutive (ultima: Assen 2017, Rossi). Per trovare una sequenza più lunga bisogna andare alle ultime due gare del 2002 e le 16 della stagione 2003 (totale 18). Nel 2004 arrivò Rossi.

Rossi recordman

Valentino Rossi è il recordman di vittorie (7) e podi (13) in top-class al Montmeló, condividendo il primato delle pole con Doohan (4). L’ultima vittoria risale a due anni fa, dal 5° posto in griglia, mentre l’anno scorso fu 13° in griglia ed 8° in gara: i suoi peggiori risultati in 17 gare MotoGP al Catalunya. Al pari di Vinales, soffrì a causa del rendimento delle gomme.

Il fenomeno di Tavullia oggi è secondo nel mondiale: il suo piazzamento migliore da Jerez 2017, quando era in testa. Si presenta a Barcellona reduce da due podi di fila (Le Mans e Mugello) cosa che non gli capitava da Qatar-Austin 2017. Una sua vittoriale porterebbe l’intervallo tra il suo primo ed ultimo successo a più di vent’anni, considerando tutte le classi. La sua prima vittoria mondiale è il GP di Brno 125cc del 18 agosto 1996.

Ducati, che ricordi qui a Barcellona

Nel 2003 a Montmeló arrivò la prima vittoria in assoluto per Ducati in MotoGP con Loris Capirossi, al debutto nel campionato della top-class per la Rossa di Borgo Panigale. Purtroppo la pista di Barcellona è anche quella in cui nel 2006 si registrò un terribile incidente in partenza innescato da un aggancio tra i compagni Ducati Gibernau e Capirossi che generò una carambola di gruppo spaventosa. Capirossi in testa al mondiale, perse così la possibilità di continuare a lottare per il titolo. Grande festa invece lo scorso anno nel box di Borgo Panigale con Andrea Dovizioso sul primo gradino del podio, interrompendo un digiuno di piazzamenti (sul podio) qui iniziato nel 2011 (4 dei 6 podi Ducati li ha ottenuti Casey Stoner).

Le ultime edizioni

2017 - Decisivo il rendimento delle gomme: taglia fuori le Yamaha ufficiali di Rossi e Vinales già dalle qualifiche. La lotta per la vittoria è tra le Ducati di Lorenzo e Dovizioso e le Honda di Marquez e Pedrosa. Pedrosa ottiene la pole, ma è Lorenzo a condurre i primi giri, prima di essere passato in successione da Pedrosa, Marquez e Dovizioso. A nove giri dalla fine, Dovizioso passa le Honda e va in fuga solitaria: Marquez prova a stare con lui, sopravanzando Pedrosa, ma il passo dell’italiano è troppo elevato e deve accontentarsi del secondo posto.

2016 - Ci si aspetta un’altra vittoria dalla pole per Lorenzo, ma dopo i primi giri il suo passo cala e viene passato da Rossi, Marquez e Pedrosa; quando è il turno di Iannone, il pilota italiano sbaglia la frenata e lo tampona, mettendolo fuori causa. Rossi e Marquez vanno in fuga a due, ed a cinque giri dalla fine Marc comincia ad attaccare Valentino. La lotta si protrae fino al penultimo giro, quando Marquez commette due errori e perde contatto da Rossi, che va a vincere. La gara si disputa nella versione “F.1” del tracciato dopo l’incidente mortale a Luis Salom alla curva   12 al venerdì.

2015 - Lorenzo va in testa al primo giro e non lascia il comando fino alla bandiera a scacchi (per la quarta gara consecutiva...), dietro a lui Rossi a completare la doppietta Yamaha. Dietro a loro, il vuoto: Pedrosa è staccato di quasi venti secondi. Marquez prova a contrastare Lorenzo nei primi giri, ma cade alla curva 10 al terzo passaggio.