MotoGP, la conferenza piloti dal GP di Catalunya. Lorenzo: "Sono stato io ad avvicinarmi alla Honda"

Jorge Lorenzo, pilota Ducati (foto getty)

La conferenza del GP di Catalunya ha avuto un tema centrale: il mercato piloti. Lorenzo: "La mia priorità era restare alla Ducati, ma ho capito che il team voleva sostituirmi con un altro pilota". Marquez: "Imparerò molto da Jorge". Rossi: "Lorenzo alla Honda? Non me l'aspettavo, è una bella mossa". Dovizioso: "Molto contento per l'arrivo di Petrucci". Team satellite Yamaha: Pedrosa tratta, ma c'è anche Baldassarri

 

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Le numerose novità dei team per le prossime stagioni in MotoGP hanno catalizzato l'attenzione durante la conferenza stampa del GP di Catalunya. A cominciare dal passaggio di Jorge Lorenzo dalla Ducati alla Honda, dove farà coppia con un altro pluricampione come Marc Marquez. "Il mio obiettivo e la mia priorità era restare alla Ducati per completare il lavoro iniziato l'anno scorso. Fino a Le Mans ero convinto di rimanere. Poi ho capito che Ducati voleva sostituirmi. Così ho deciso di programmare diversamente il mio futuro" ha spiegato Lorenzo, lasciando intendere che qualcuno non ha creduto in lui fino in fondo. La Honda, con la quale correrà nelle prossime due stagioni, secondo qualcuno non sarà una moto facile da interpretare: "Tutti mi guardano come se fossi un debuttante nel motomondiale, ma io posso essere veloce e vincente con qualsiasi tipo di moto e in ogni categoria, ho questa dote. In Honda sarà una sfida difficile, ma so di poterla vincere. Ora però, e fino all'ultima gara - ha assicurato Lorenzo - darò tutto per ottenere il meglio con questo team, così come feci con la Yamaha". Lorenzo prenderà il posto di Pedrosa, che ha convocato a sorpresa una conferenza stampa, senza tuttavia chiarire quale sarà il suo futuro: "Ho diverse opzioni per il futuro, in questo momento le sto ancora considerando. In questo momento non posso ancora dire quale sarà la mia scelta per il 2019, ci sono più persone oggi in conferenza rispetto a quando vinco le gare, mi dispiace per le aspettative che ho creato, ma il mio futuro non è ancora chiaro". Il suo futuro potrebbe essere in un team satellite Yamaha-Petronas.

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Team satellite Yamaha: Pedrosa tratta, ma c'è anche Baldassarri

Tanto rumore per nulla: la conferenza stampa convocata da Dani Pedrosa sembrava essere l’occasione per il pilota spagnolo per raccontare l’inizio della fine della sua carriera in MotoGP. E invece, davanti a oltre 100 giornalisti, Pedrosa ha semplicemente detto che non ha ancora deciso cosa fare del suo futuro. La ragione è semplice: Pedrosa, che aveva deciso di ritirarsi, ha ricevuto negli ultimi giorni una proposta molto interessante. La Petronas vuole sponsorizzare e dare vita a un team di MotoGP, con le moto Yamaha che avrebbe così una squadra satellite. Per i piloti ci sarà sicuramente Franco Morbidelli, al suo fianco proprio Dani Pedrosa, che sta valutando l’offerta. Si parla di un ingaggio di due milioni di euro, ma la trattativa è appena iniziata. Se non ci fosse un accordo, aumenterebbero notevolmente le probabilità di Lorenzo Baldassari, che farebbe il salto dalla Moto2 alla MotoGP. In questo caso, il team Petronas-Yamaha potrebbe schierare due piloti italiani, che si andrebbero a sommare ai 5 già presenti in griglia nella top class. Sarebbe un risultato incredibile, merito soprattutto della VR46 Academy, che negli ultimi 5 anni ha cambiato completamente la fisionomia del motomondiale.