Valentino Rossi non sembra aver trovato gli sviluppi elettronici sperati, mentre Marc Marquez è già al lavoro sulla moto del 2019. Soddisfazione in casa Ducati: Lorenzo promuove il telaio di Dovizioso già concentrato sulla gara di domenica prossima in Austria
Un box zeppo di novità in casa Honda, poche innovazioni e per lo più da rivedere in casa Yamaha. Sono le due facce dei test di Brno. Da un lato Marquez e Pedrosa con una lista di lavori infinita, già proiettati al 2019 ma con un occhio attento alla stagione in corso, dall’altro Rossi e Vinales, un po’ delusi per non aver trovato la svolta tecnica che speravano. In mezzo una Ducati soddisfatta per quanto provato, nessuna rivoluzione ma tanti affinamenti utili, a detta di Dovizioso e Lorenzo.
Andando con ordine, Marquez, che vorrebbe più potenza e la possibilità di sfruttare meglio le gomme morbide, si è concentrato sul prototipo dell’anno prossimo. La Honda, si sa, lavora con largo anticipo sulla stagione successiva, ma alcune componenti potrebbero tornate utili fin d’ora. Massimo riserbo sui dettagli ma il sorriso di Marquez dice tutto. Non è così per Rossi che nel box ha trovato più novità aerodinamiche che di elettronica, il nervo scoperto della M1 che, parole sue, insegue una gestione del gas diversa per ridurre il consumo della gomma posteriore. Ma anche la nuova carena è rimandata ad altri approfondimenti per valutarne il rendimento. La direzione presa è corretta, ammette il dottore, ma al gap tecnico con Honda e Ducati per ora dovranno supplire ancora lui e Vinales. Intanto si pensa alla gara in Austria. I pronostici pendono a favore della Ducati uscita soddisfatta dai test. Lorenzo ha promosso il telaio già provato da Dovizioso che da parte sua ha affinato alcuni sviluppi. Ma la testa è già rivolta al Red Bul Ring.