MotoGP, GP Austria. Yamaha in difficoltà, il project leader Kouji Tsuya si scusa con i piloti

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Il project leader Yamaha MotoGP in conferenza: "Sperimentiamo problemi di erogazione della potenza che mettono i nostri piloti in condizione di non rendere. Gli chiediamo scusa. Stiamo lavorando da subito e continueremo a farlo senza sosta". Rossi: "Abbiamo bisogno di vedere presto i risultati"

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Entrambi i piloti delle Yamaha ufficiali lontani dalla prima fila in Austria: Maverick Vinales 11°, Valentino Rossi 14°. Al termine delle qualifiche c'è stato un gesto molto importante da Kouji Tsuya, project leader MotoGP della scuderia, che in conferenza stampa ha un messaggio di scuse ai piloti. "La Yamaha sperimenta problemi di erogazione della potenza che mettono i nostri piloti in condizione di non rendere. A nome della Yamaha mi sento di dover chiedere scusa ai nostri piloti che in questa gara partono indietro e che hanno affrontato grandi difficoltà. Vi posso dire che stiamo lavorando, da subito, e continueremo a farlo senza sosta, sia oggi che domani che nel giorni che verranno", spiega Tsuya.

Rossi: "Dobbiamo vedere presto i risultati"

Successivamente in conferenza interviene Valentino Rossi: "Non sapevamo delle scuse di Tsuya. Almeno io. L'ho saputo adesso. E lo ringrazio. È una cosa bella, da prendere positivamente. Anche se poi, dal mio punto di vista, ecco adesso serve che vediamo i risultati. E sarebbe bello vederli presto, perchè siamo rimasti indietro rispetto a Honda e Yamaha che hanno fatto un grande passo avanti rispetto a noi. La M1 con il software proprietario di Yamaha funzionava bene, erano capaci di far funzionare bene l'elettronica, poi con l'arrivo di centralina e software Marelli sembra si siano persi un po' in un linguaggio nuovo difficile da capire. Peccato, perchè la moto è tornata ad essere bella da guidare. Il problema è solo nella distribuzione della potenza".

Rossi: "Honda e Ducati strutturate meglio"

Dopo la conferenza Valentino Rossi parla anche ai microfoni di Sky Sport MotoGP, chiarendo ulteriormente la situazione con Antonio Boselli: "Sono stato un po' sfortunato, perché purtroppo l'unica sessione per entrare nei primi 10 è stata l'FP1, perché poi ha sempre piovuto. Dopo 3-4 giri ho rotto la moto e con l'altra non sono riuscito a centrare la top ten, peccato. Oggi in Q1 non sono riuscite a chiudere nelle prime due posizioni perché con la soft dietro facevo una gran fatica. Siamo in difficoltà. Sapevo che su questo tracciato avremmo sofferto, ma speravo di soffrire meno. Speriamo che in gara si corra sull'asciutto. Sarà difficile, ma dobbiamo provare a recuperare per raccogliere almeno un po' di punti. Per quanto riguarda le scuse della Yamaha… sì, sono contento, però mi piacerebbe più avere una moto che va più che avere le scuse".

"Quando sono arrivato nel 2004 la situazione era peggiore, la Yamaha era in grande difficoltà. Avevano preso me sapendo di dover cambiare un po' tutto e in un anno con lo sforzo fatto dalla Yamaha e con le mie indicazioni siamo riusciti a fare una moto, quella del 2005, che probabilmente è stata una delle migliori di sempre. Ora la situazione non è così critica come nel 2003, la cosa che dispiace è che da un anno parliamo delle stesse cose e non si riesce mai a migliorare niente, a lungo termine diventa frustrante e difficile rimanere concentrati e dare il massimo. Speriamo di riuscire a migliorare".

"Non so quanto investano, ma ultimamente mi è sembrato che Honda e Ducati abbiamo fatto un grande step a livello di organizzazione e di personale molto più simile a un team di Formula 1, quindi con pù gente che lavora sull elettronica e sulla dinamica del veicolo. Forse è stato lì il problema, che noi siamo rimasti indietro. Il perchè non lo so, per uscire da questa situazione bisogna veramente mettersi lì e dire 'serve questo, questo questo...' e farlo, perchè non è una cosa immediata".

Vinales: "Importante uscire da questa situazione"

"E' importante che si siano resi conto del problema che abbiamo. Ora dobbiamo uscire da questa situazione. Stiamo lavorando nello stesso modo dell'anno scorso, se non meglio dell'anno scorso. I limiti della moto sono un problema grande. Non mi sono pentito di avere firmato per la Yamaha o di avere prolungato di altri due anni. Ho fiducia nella gente che lavora in questo team. Continuo a spingere e provarci come sempre".

Meregalli: "Hanno capito che il problema viene dall'elettronica"

A Paddock Live Show è intervenuto il Direttore sportivo piloti della Yamaha, Massimo Meregalli: "Tsuya parlando in conferenza si è assunto le proprie responsabilità di questa (inaspettata) poca competitività della Yamaha, specialmente su questa pista. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma sinceramente non ci aspettavamo così tanto. I piloti hanno avuto molti problemi da subito (per esempio Valentino nelle Libere con la corona), questo ha comportato un grande ritardo nel lavoro. Cosa significa quanto emerso in conferenza? Prima i giapponesi pensavano che il problema non venisse solo dalla parte elettronica. Quando se ne sono accorti eravamo indietro. Ora, per arrivare a ottenere certi risultati, serve tempo".