Il Motorland è la prossima tappa del Motomondiale. Una pista non facile per i piloti italiani, soprattutto in MotoGP. Fino ad ora, solo Rossi e Dovizioso sono riusciti a salire sul podio spagnolo. Ma gli ultimi test privati di Aragon di fine agosto fanno ben sperare in casa Ducati
L'ultima tappa europea, prima di volare dall’altra parte del mondo, porta il Motomondiale al Motorland per il Gran Premio di Aragona. Un circuito giovane nella storia della MotoGP, introdotto solo nel 2010. Una pista pressoché perfetta per gli spagnoli, che nelle tre classi hanno vinto ben 17 gare su 24. Tradotto, più di due volte su tre alla fine della gara abbiamo sentito la Marcia reale.
Considerando solo la MotoGP, ad Aragon negli ultimi sei anni i piloti spagnoli hanno sempre ottenuto la doppietta primo-secondo posto, arrivando addirittura a riempire tutti i gradini del podio nella scorsa stagione. Lo stesso podio che i piloti di casa nostra, invece, hanno calcato solo una manciata di volte, sempre su una Yamaha: Dovizioso fu terzo nel 2012, Rossi ottenne lo stesso risultato nel 2013, nel 2015 e nel 2016.
L'unico pilota con passaporto diverso da quello spagnolo in grado di vincere ad Alcaniz si chiama Casey Stoner, che su questo circuito dominò prima con la Ducati e poi con la Honda. E proprio la rossa di Borgo Panigale potrebbe essere la moto giusta per provare ad interrompere il dominio spagnolo, considerando lo stato di forma di Andrea Dovizioso ma anche a giudicare dagli ultimi test privati di Aragon di fine agosto, nei quali la Ducati ha sorpreso tutti. A meno che, proprio su una Ducati, a vincere non sia ancora una volta uno spagnolo, Marquez permettendo.
Le cose vanno meglio in Moto2, dove l’Italia ha centrato la doppietta nella scorsa stagione con Franco Morbidelli e Mattia Pasini, e sette anni prima Andrea Iannone ottenne l’hat trick (pole, giro veloce e vittoria). In Moto3 l'unico italiano a vincere ad Aragon è stato Romano Fenati, stagione 2014. Da allora, però, il tricolore è sempre salito sul podio.